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addimandandosi il Conservatorio delle povere Fanciul-
le abbandonate di Maria Vergine . Vedasi il Tomo 6.
del soprallodato Scrittore, il quale crede, che poscia
nel 1564. queste Fanciulle passassero nel Conservatorio
addimandato delle Donne di San Niccolò del Ceppo.
Inoltre nell'anno 1594. il Venerabile Ipolito Galantini
aiutato dall’ Arcivescovo Marzimedici, e da Antonio Be-
nivieni Vicario Generale, e da Niccolò Martini Canoni-
co Fiorentino, ebbe dal Commendatore di S. Spirito
di Roma la licenza di fare in S. Bastiano le sue torna¬
te, sino al totale compimento della Fabbrica di Palaz¬
zuolo, ove trasferi la Congregazione della Dottrina Cri-
stiana il di 23. di Marzo 1603. e finalmente glorioso
è stato questo luogo, perchè nell' anno 1632. come ac-
cennai, fu la culla della nascente Congregazione dell’Ora-
torio di San Filippo in Firenze. Quivi adunque entrò
il Padre Bini col suo Compagno a’ 7. di Ottobre del
detto anno, e nella Festa di Ognissanti apri con divo¬
tissima funzione l'Oratorio, restando i Fiorentini presi
dalle dolci industrie, e da i familiari Sermoni di que¬
ſti due Religiosi, a' quali presto si unirono altri pii, e
dotti Sacerdoti. Nel 1635. il Padre Bini ammalatosi in
campagna, con dispiacere notabile della Città si mori,
e al suo Cadavere trasferito in Firenze nel di 29.
Dicembre, si fecero solenni esequie, che scritte trovansi
nel Libro de' Morti della Cura di San Felice in Piazza,
dove è pure notato, che il Priore di S. Felice preten-
dendo di dare sepoltura al defunto, come a Prete Se-
colare, tosto cessò dall' intentata lite, avendogli il P.
Cerretani presentata la Bolla Pontificia, che esenta dal¬
la giurisdizione de' Parochi questa Congregazione . Il
morto Servo di Dio per la gran fama di Santo stette
esposto sopra terra tre giorni: e in verità fu una gran
perdita per la Città, e per la Congregazione, la qua-
le ſeguitando a praticare i soliti suoi esercizj, e crescen-
do viemaggiormente il concorso del popolo, cominciò
a provare le incomodità del luogo divenuto angustissi¬
mo a' Cittadini, che vi concorrevano, del che persuaso