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to non avendo maſchi eredi, pensò a lasciare i suoi be¬
ni per la erezione di un Monastero di Valombrosane
sotto il titolo di S. Verdiana, o in Castel Fiorentino, o
in Firenze, come dal suo Testamento de i 19. Febbraio
del 1391. e due anni dopo si mori. Ma perchè la¬
sciò la Moglie incinta, da cui nacque un Figliuolo, il
quale visse un anno, non si diede luogo alla fondazio¬
ne, se non nel 1395. Il testatore fu seppellito in S. Cro¬
ce di Firenze, ove vedesi in oggi ancora nella parete
della Chiesa sotto l’ Organo verso la strada una lapida con
sua arme, ch’ è una sbarra a traverso con due F, e nel
sepoltuario de' Padri di S. Croce leggesi al numero 49.
Sepulcrum Nicolai de Manettis Buonagiunte, & suorum
beredum. Intanto Fra Giorgio di Nuto Prior di -S. Gal¬
lo, e Paolo di Cino de’ Nobili, ch'erano stati lasciati
dal detto Niccolò suoi esecutori, volendo adempire la
pia volontà di lui, ottennero da’ Monaci Valombrosa-
ni, e dal loro Generale Don Benedetto II. una Casa
grande in via delle Fornaci, che era il Palazzo del P.
Abate Generale , e colla Casa un Orto di stiora 20. con
altre Casette, il tutto per prezzo di fiorini d’oro 1651.
concorrendo volentieri i Monaci a questa vendita per
avere un Monastero di più del loro Ordine in Firen-
ze. Nel 1400. giusta le memorie esistenti nell’ Archivio
di S. Trinita, fu terminata la fabbrica della Chiesa, e
del Convento, onde il Generale Don Bernardo Gian-
figliazzi il di 7. di Maggio dello stesso anno cavò dal
Monastero di S. Giovanni Evangelista alla porta di Fa¬
enza la veneranda Monaca D. Maria Maddalena de Pe-
cori, e la introdusse nel nuovo Monastero a piantarvi
la Regola della B. Umiltà, vestendo nello stesso gior¬
no quattro Gentildonne chiamate D. Angiola Arrighi,
D. Caterina Ghiberti, D. Goſtanza Cavalcanti, e D.
Aleſsandra Riccialbani, e fu intitolato il Monastero di
S. Gio. Gualberto, e della B. Verdianaſ. Trovo pure la li¬
cenza del Prior di S. Ambrogio data alle novelle Mona-
che di celebrare i Divini Ufizj nella propria Chiesa, di
avere Campana e Sepoltura col rogito di Ser Antonio
di