rium, in quo possint Fratres suos Ecclesia¬
sticae tradere sepulturae &c. col frenare il
Capitolo dall' opporvisi, per censuram Ec-
clesiasticam omni adpellatione remota &c.
Questi Giudici delegati commissero le lo-
ro veci al Priore di S. Andrea di Firenze
il quale dopo la cognizione della Causa pro
mulgò sentenza, che passò in rem judicatam,
e diede facoltà ai Frati Ermini di edifica-
re Chiesa, e Convento: ma il Capitolo di
S. Lorenzo non rimase quieto di ciò, ben-
chè non si appellasse. Pure i buoni Frati
edificavano, e tiravano innanzi il lavoro,
e n'erano venuti a fine, e vi erano dimo-
rati qualchè tempo pacificamente, celebran-
dovi i Divini Offici. Ma che segui? Da un'
anno dopo la data sentenza, Lapo, Bongian-
ni, Salvi, Mercatante, e Bernardo Cano-
nici di San Lorenzo, corsero armata mano
ostilmente al nuovo Convento, si gittarono
violentemeate sopra i Frati Ermini, gli scac-
ciarono per forza dal Monasterio, Altare
Cruces, & Sanctorum Imagines confrigendo,
ac libros, paramenta Ecclesiastica, & alia
bona ipsorum Armenorum inibi reperta exin¬
de absportando, aliasque injurias dictis Ar-
menis immaniter irrogando &c. che sono pa¬
role d' altra Bolla del medesimo Papa. I
poveri Frati pieni di spavento, per lo spazio
di un anno non furono arditi più di suona-
re la Campana, e di celebrare in Chiesa i
divi