Full text: Dalla Porta a Pinti fino a Settignano (6)

rium, in quo possint Fratres suos Ecclesia¬ 
sticae tradere sepulturae &c. col frenare il 
Capitolo dall' opporvisi, per censuram Ec- 
clesiasticam omni adpellatione remota &c. 
Questi Giudici delegati commissero le lo- 
ro veci al Priore di S. Andrea di Firenze 
il quale dopo la cognizione della Causa pro 
mulgò sentenza, che passò in rem judicatam, 
e diede facoltà ai Frati Ermini di edifica- 
re Chiesa, e Convento: ma il Capitolo di 
S. Lorenzo non rimase quieto di ciò, ben- 
chè non si appellasse. Pure i buoni Frati 
edificavano, e tiravano innanzi il lavoro, 
e n'erano venuti a fine, e vi erano dimo- 
rati qualchè tempo pacificamente, celebran- 
dovi i Divini Offici. Ma che segui? Da un' 
anno dopo la data sentenza, Lapo, Bongian- 
ni, Salvi, Mercatante, e Bernardo Cano- 
nici di San Lorenzo, corsero armata mano 
ostilmente al nuovo Convento, si gittarono 
violentemeate sopra i Frati Ermini, gli scac- 
ciarono per forza dal Monasterio, Altare 
Cruces, & Sanctorum Imagines confrigendo, 
ac libros, paramenta Ecclesiastica, & alia 
bona ipsorum Armenorum inibi reperta exin¬ 
de absportando, aliasque injurias dictis Ar- 
menis immaniter irrogando &c. che sono pa¬ 
role d' altra Bolla del medesimo Papa. I 
poveri Frati pieni di spavento, per lo spazio 
di un anno non furono arditi più di suona- 
re la Campana, e di celebrare in Chiesa i 
divi
	        
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