da tutti è tenuta opera di Sovrano edifizio
e tanto per le sacre bisogne con industria
accomodata, che con parole isprimere non si
potrebbe; ed era chiamata dal Buonarroto
la bella Villanella.„, Devesi aggiungere,
che il celebre Filippo Lippi dipinse avanti
la Sagrestia un Dio Padre con varj Fan-
ciulli. Pensò ancora il pio Cavaliere alla
conservazione della medesima, facendo a
tale oggetto eredi della pingue sua eredità
l'arte di Calimala coll'obbligo dei risarci-
menti, quando che fosse necessario, come
ricavasi dalla Iscrizione 1. apposta al suo
Deposito nel Presbiterio dell'Altar Maggio-
re, in cui vedesi l'arme sua consistente in
un Aquila bianca in campo azzurro. Con-
tinuò per un intero secolo, cioè fino al
1550. questa magnifica Chiesa a non soffrire
vicenda alcuna, quando per la natura del ter-
reno, o per altra qualunque causa, precipitò
quasi tutto il Convento, che stava a Le-
vante, e s'apri in più luoghi la bella Chie-
sa, per la di cui riparazione l'Arte di Ca-
limala dovette erogare gran somme di da-
naro per rinnovare nel 1551. 1 fondamenti
per farvi profondi barbacani, e per cingerlo
di catene, lavoro, che durò fino al 1555.,
per cui necessitati furono i Frati rifugiarsi
in Firenze come loro avvenne nel 1529.
in tempo d'assedio, ove gli fu in questa
seconda occasione, dalla Republica, come
dice