Full text: Dalla Porta a Pinti fino a Settignano (6)

da tutti è tenuta opera di Sovrano edifizio 
e tanto per le sacre bisogne con industria 
accomodata, che con parole isprimere non si 
potrebbe; ed era chiamata dal Buonarroto 
la bella Villanella.„, Devesi aggiungere, 
che il celebre Filippo Lippi dipinse avanti 
la Sagrestia un Dio Padre con varj Fan- 
ciulli. Pensò ancora il pio Cavaliere alla 
conservazione della medesima, facendo a 
tale oggetto eredi della pingue sua eredità 
l'arte di Calimala coll'obbligo dei risarci- 
menti, quando che fosse necessario, come 
ricavasi dalla Iscrizione 1. apposta al suo 
Deposito nel Presbiterio dell'Altar Maggio- 
re, in cui vedesi l'arme sua consistente in 
un Aquila bianca in campo azzurro. Con- 
tinuò per un intero secolo, cioè fino al 
1550. questa magnifica Chiesa a non soffrire 
vicenda alcuna, quando per la natura del ter- 
reno, o per altra qualunque causa, precipitò 
quasi tutto il Convento, che stava a Le- 
vante, e s'apri in più luoghi la bella Chie- 
sa, per la di cui riparazione l'Arte di Ca- 
limala dovette erogare gran somme di da- 
naro per rinnovare nel 1551. 1 fondamenti 
per farvi profondi barbacani, e per cingerlo 
di catene, lavoro, che durò fino al 1555., 
per cui necessitati furono i Frati rifugiarsi 
in Firenze come loro avvenne nel 1529. 
in tempo d'assedio, ove gli fu in questa 
seconda occasione, dalla Republica, come 
dice
	        
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