glio sedente sotto un magnifico Trono aven¬
te a destra il Martire S. Giorgio armato
che si appoggia allo scudo, e a sinistra un
Santo in abito talare tenente nella destra
la penna, e nella sinistra un libro, che po-
trebbe forse rappresentare; o un S. Massi¬
miliano volgarmente Mamiliano, o un S.
Sigismondo, che aveano in antico quivi
Chiese dal loro nome intitolate. Chi siane
l'Autore non si sa, ma si può con tutta
verisimiglianza congetturare, e per l’espres-
sioni del Vasari T. 1. pag. 211., e per la
somiglianza della maniera di Spinello Are-
tino suo Maestro, che siano del menzionato
Bernardo Daddi, che sarebbero forse la più
bell'opera, e la meglio conservata di que-
sto assai celebre Pittore, giacchè le altre
pitture, che egli fece sulle Porte di Firen-
ze, o sono state demolite per dar luogo
alle più moderne, o sono quasi venute me¬
no. Nell' altra delle due menzionate Porte
non vi è cosa alcuna da notare, perciò pro-
seguendo il nostro viaggio per retta linea
c'imbatteremo nella Chiesa di S. Salvatore
al Monte, a cui va annesso un Convento
di Francescani, ove giusta il Wadingo An-
nales Minorum T. X. pag. 28. introdotti fu-
rono nel 1419. da Fra Niccolò da Uzzano
Cittadino Fior., Vicario, e Commissario nel-
la Provincia Toscana del B. Gio. Stronco¬
ne, a cui soggiunge il dotto Cronista situm
dede-