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miglia è la vera ragione, per cui dal 1475.
in poi trovansi, come vedremo, al governo
della medesima Pieve molti di tal Famiglia
L'ultima vicenda di questo Padronato
avvenne finalmente nel 1530, in cui per la
morte del menzionato Piovano Maestro
Niccolò Strozzi, i Giacomini mai acquieta-
tisi della perdita della Pieve tolta loro da
Sisto IV., presero, come narrasi in dette
Ricordanze, la tenuta della medesima, ed
elessero in nuovo Piovano il Can. Fior. Nic-
colò Miniati, il quale per cattivarsi la gra-
zia del Card. Niccolò Ridolfi Arcivescovo
di Firenze ad esso concesse, e rinunziò in
perpetuo la sua Chiesa. E per vero dire i
tempi non potevano essere più infelici per
la Famiglia Giacomini, una di quelle, che
sostenevano la libertà della Patria, e per
conseguente nemica alla Casa. Medici. Se-
deva allora sul Vaticano il Som. Pont. Cle-
mente VII. della Famiglia Medici, l'Arciv.
Ridolfi era creatura del medesimo Pontesi-
ce, e Gio. Giacomini niente riconciliato col
Duca Cosimo trovavasi tra 1 Fiorentini ar-
mato contro l'inalzamento dei Medici nel-
la Fortezza di Montemurlo, ove dal Vi-
telli fatto prigioniero, e condotto a Firen-
ze lasciò sul palco la Testa, e gli Eredi in
circostanze cosi funeste perderono in per-
petuo il Padronato della Pieve, che pas-
sata nelle mani dell Arcivescovo, ancora
inog-