Full text: Guida artistica per la città di genova (3)

GIORNATA 
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chio quadrato, opera di pochi giorni, commes¬ 
sagli frettolosamente in occasione di certa solen¬ 
nità. Divide in due l’ampia strada a non molti 
passi una casa modesta a cui non mancan me¬ 
morie artistiche, degne a dirsi, se m’ è lecito 
dar luogo in una Guida ad opere perdute. Que¬ 
sta si fabbricò nel seicento un G. B. Nascio uo- 
mo agiato e amantissimo di pittura quasi a di¬ 
porto campestre, chiamando a dipingerne le stan¬ 
ze non meno di-quattro valentuomini, cioè G. 
B. Carlone e Valerio Castello per le figure, P. 
Brozzi per gli ornamenti, e Gio. Angiolo Vicino 
per belle aggiunte di marine, di paesi e di pro- 
spettive. Morto lui, fu spacciata per quelle ope¬ 
re, poichè i nuovi possessori, avidi del lucrare 
fecero di esse quel conto che il gallo della gem¬ 
ma. Restarono le figure mitologiche a chiaro¬ 
scuro che il Carlone avea fatte all’ esterno, per¬ 
chè l’avarizia non avea sull’ esterno ove por 
l’unghia; e rimangono anche oggi, ma cancel¬ 
late in gran parte dal tempo, e peggio ancora 
travisate da restauri. 
Certo è ch’ oltre a questa, più case o palagi 
di villeggiatura sorgeano in questa distesa di 
terreno che si univa alle pianure del Bisagno, 
prima che il circuito delle mura ne limitasse il 
corso e le desse aspetto di città. Anzi il nome 
di quel torrente si stendeva a’ luoghi presenti 
ALiZea. Guida di Genova Vol. II. 
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