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D
DELLISTORIE DIGENOVA,
di Monsig. Vberto Foglietta,
IBRO
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VNDECIMO.
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V doppia l'allegrezza, che prese la città, che la signoria
fosse trasferita nel Re; percioche e si rallegraua d'essere
liberata dal violento gouerno di Pietro, e ſperaua, che
foſſe tolta ad Alfonſo, il quale non haueua veruna inimi¬
cizia col Re Carlo, ogni cagione di moleſtare la città.
Della quale ſperanza rimaſero gli huomini di maniera
ingannati, che Alfonso inteſa la coſa ſi moſtrò contro a Genouesi più
atroce, e più crudele, che mai, per dolore, e ſdegno, che la ſignoria, alla
quale egli senza dubbio aſpiraua, foſſe traportata in vn' altro: perilche
ſtigandolo Pietro Spinola, e gli altri fuorusciti, oltre le naui, le quali con¬
tinouamente teneua nel mar di Genoua, che con le correrie, e saccheg.
giamenti infestauano ogni coſa, apparecchiò vna gagliarda armata di
venti naui grosse, e di dieci galée, la quale mandò a Genoua sotto la con¬
dotta del Villamarino fornita in gran copia di tutti gli apparecchiamen
ti da guerra, e d'ogni sorte di vettouaglie, e di più ripiena di gran nume¬
ro di soldati, e di marinai; la quale armata accostatasi alla città, si fermò
sù l'ancore auanti la bocca del porto ; e oltre acio accrebbe l'oste di ter¬
ra, che era a condotta de gli Adorni, talche la città fù serrata da vno stret
tissimo aſsedio da terra, e da mare; e Genouesi sospirauano; e si doleua¬
no, che'l partito, col quale haueuano sperato vscire delle fatiche, e de pe
ricoli, haueſſe accreſciute le miſerie, e le calamità della città. Ma il Du¬
ca d'Angiò chiuſe la bocca del porto con catene, e con traui, e assicurò
la città con la guardia de soldati regij, che egli haueua menato seco, e di
quelli ancora, che haueuano militato sotto Pietro, e in tutte le cose si ser¬
uiua dell'opera, e del consiglio di Pietro ſteſso, huomo nelle coſe di guer¬
ra di ſperimentata virtù, e di profondo auuedimento. Erano già le cose
condotte in grandi strettezze, e in estremo pericolo , ma soprauuenne a
tempo la morte d'Alfonso, che ſegui il ptimo di Luglio, e liberò i Geno¬
uesi dalla sopraſtante ruina , e quando già cominciauano a perdersi d'a
nimo, gli ricriò, e liberò dalla disperazione, e diede loro cuore, e all'in¬
contro il tolse del tutto a gli assediatori, e l'armata, come era raccolta di
vari luoghi, coſi ſubitamente ſi sbandò, che le naui in foggia di fuga se
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