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DELLISTORIE DIGENOVA
di Monsig. Vberto Foglietta,
LIBRO QVINTO.
EoVa l'anno di quel secolo sessantesimo quinto, nel quale
le ciuili discordie, che per molt anni erano state quiete si
rinouarono, e furono ſparſi i ſemi della doloroſa guerra
ciuile, che da esse diriuò: la quale fatta con più crudeli
odi, che la paſsata, e con pi ù atroci esempli di crudeltà, ri¬
empiè la città di maggiori rouine, e occisioni; e nacque
non tanto da gli studi delle parti Guelfa, e Ghibellina (tutto che i capi de
mali riteneſſero queſti nomi in apparenza) quanto dalla ſmoderata am¬
bizione delle quattro più potenti famiglie, la Spinola, la d'Oria, la Gri¬
malda, e la Fiesca : le quali famiglie auanzando di ricchezze tuttè l'altre,
e fornite di signorie di popoli soggetti, e vassalli presero souerchi spiriti, e
non potendo soffrire l'ugualità dello stato priuato insieme con gli altri cit¬
tadini, presero da queste parti occasione di recare ad effettò i disegni di
dominare, che già gran tempo haueuano tenuto occulti dentro l'animo
loro; conciosie coſa che diuisi gli studi in due parti gli Spinoli, e d'Oria si
fossero fatti capi della parte Ghibellina; e Grimaldi, e Fieschi della Guel¬
fa. La sfrenata voglia di regnare, che era in queste famiglie, non fini pu¬
re con la signoria, dalla quale furono cacciate per virtù, e consiglio di
Simone Boccanegra, egregio, e memoreuole cittadino , e huomo fortissi-
mo: percioche essendo escluse per legge dal sommo magistrato, tentaro¬
no d'acquistare per inganni quello, che per aperta via non poteuano con¬
ſeguire, ciò è di dominare: percioche seminando discordie, e scisme tra
cittadini popolari, nel cui potere era il gouerno della republica, e l'impe¬
rio dello ſtato, e assalendo con arte le più potenti famiglie di quel corpo,
le quali erano sormontate oltra misura, e dimesticandosi per varie oppor¬
tunità con esse con priuate amicizie, fingendo di dolersi dello stato, e de
trauagli loro, e porgendo aiuto hora a questi, hor a quelli, finalmente si
mescolarono con l'altre nella compagnia di regnare, traendo seco i fauo¬
ri dell'altre famiglie del corpo della nobiltà, macchiate della medesima
pece; le quali ancora per lo nome della nobiltà erano da gli onori, e da gli
vffici publici escluse. Queste quattro famiglie di vero hanno prodotto
molti chiari huomini, e valorosi in arme, i quali con la virtù, e fatiche lo¬
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