Full text: Dell'istorie di Genova. Di Mons. Uberto Foglietta patrizio genovese. Tradotte per M. Francesco Serdonati cittadino fiorentino

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aned ab Monsig. Vberto Foglietta, lieb ame 
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VESTANNoe molto notabile peressersi in esso mutata la 
formà della Republica, e traportato il reggimento della 
itittà da Consoli a vnd odestà forestiero. Là cagionei di 
gal cosa fu tale. Insieme con le ricchezae della città, e col 
mumero de gli abitatori, le quali amenduè cose tresceua¬ 
no ogni di più, eraorescinta ancora l'ambizione de citia¬ 
dini , e molti delle prinoipaliofamiglieia ſpirauanò al primo luogo deligo¬ 
uerno della Republica, il quale haueua cominciato a essere di molto splen 
dore; la qual coſa haueua diuiso la città in parti , e fazzioni contrarie , e 
accendeua ogni di più gliodide cittadini fra di loro, i quali essendosi da 
prima passati con contese, e nise diparole, haueuano gia eominciato à fi¬ 
nirsi col ferro , e col sangue . A questo male molti cittadini da bene , e a 
matori della quiete diceuano ritrouarsi questo solo rimedio, essendosi tro¬ 
uato tutti gli altri essere vani, se ſi togliesse via la cagione, traportando il go 
uerno della Republica da cittadini a vn Podestà forestiero ad essemplo di 
molte città d'Italia, che haueuano introdotto questo costume. Fù adunque 
a poco a poco messa in considerazione tal cosa per la città, e diede oppor 
tunità di fare vari ragionamenti, e dire uari i pareri , secondo la natura di 
ciascheduno nelle priuate ragunanze , e la coſa passata tra'l volgo lunga- 
mente in contese, fù finalmente condotta al publico consiglio della città, 
doue altreſi furono vari pareri, e quelli, che erano alieni dall'introdurre il 
„Podeſtà diſputauano in queſta maniera. Ogni nouità, Signori Senato¬ 
„ri, è ſtata ſempre tanto odioſa, e ſoſpetta a gli huomini ſaui, e graui, e 
„coſtanti, che essi hanno ſempre rifiurato i consigli ampi, e onorati, e che 
„porgessero ſperanza di maggiori ricchezze , e di maggiore ingegno , se 
„mutaſſero lo ſtato delle coſe , che per molti anni fosse ſtato ſperimenta¬ 
„to esser buono, e saluteuole. Noi per lo contrario siamo tanto amatori 
„della nouità, che abbracciamo vn consiglio pieno di viltà , e di vergo- 
„gna, il quale di più ha ſembianza di ſeruitù, e di vero ci apporta l'istessa 
„ſeruitù : la qual coſa è stata sempre abbomineuole sopra tutte l'altre: al¬ 
„la qnale risoluzione, niun popolo mai s'è sottomesso, se non quando è 
„ſtato consumato dalla lunghezza de mali, e sforzato da estrema neces¬ 
sità,
	        
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