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moso nostro Architetto Alfonso Tor-
reggiani.
Nel primo Altare la Beata Imelda.
Lambertini comunicata, con quel pro-
digio notato nella sua vita, e di Giusep-
pe Pedretti.
2 Maggiore, Il Cristo, che appare in
forma d’ Ortolano alla Maddalena è di
Antonio Lunghi, e gli stucchi tutti so-
no del Nessi.
La B. Vergine in gloria con sotto
alcuni Santi Domenicani, e del detto
Lunghi. Tutti gli altri quadri famosi
ch' erano nella antica Chiesa, parte-
sono dispersi, e parte si conserva nella
Clausura di queste Reverende Madri
Si può però tornare alquanto indietro,
per osservare, non fuggendo il quadro
laterale in cui espresse l’eccellentis-
simo Alessandro Tiarini Santa Catteri-
na da Siena che va ad adorare un Cro-
cifisso la quale per essere inferma viene
ajutata da un Angelo, mentre un altro
Angeletto gli prepara un guanciale da
porvisi sopra in ginocchio: Opera ve-
ramente degna del suo gran Maestro.
Voltando dietro le mura di quella
Chieſa a mano ritta nel vicolo poco
distante nella Chiesa di
S. Giuseppe.
Onfraternita, ed Ospitale de’ po-
»veri Vecchi decrepiti, nel primo
Altare, già Riva, la novissima inven-
zione dell' Angelo annonziante la Bea-
ta