Full text: [Lib. XI] (11)

INDICE 
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FONTI CALDI, perchè sotterra dall' allume o dal bi¬ 
tume o dal solfo si eccita il fuoco, dai quali scaturisce 
acqua di ottimo sapore. VIII. 26. e seguenti. 
FONTI FREDDI di odore e sapore non huono, i qua¬ 
li passando per luoghi ardenti indi scorrendo lungo tratto 
si raffreddano. VIII. 28 ; contuttochè freddi sembrano bol¬ 
lire. ivi 29. Fonti solforici ristorano le debolezze dei nervi, 
gli alluminosi reficiano le membra estenuate dalla paralisi 
o da altri morbi. I bituminosi purgano. I nitrosi giovano 
nei tumort. 31. 32. 1 Fonti delle miniere metalliche per 
lo più sono malsani. ivi Fonte che ubbriaca in Paflago¬ 
nia. VIII. 52. e N. 1. Fonti che ingenerano egregie voci 
come a Tarso in Magnesia. ivi 54 e N. 2. 
FORO, si farà vicino al porto nelle città marittime, 
e nel mezzo della città se mediterranee. I. 108 I Greci li 
facevano quadrati. V. 7. I Romani distribuivano più lar¬ 
ghi gl'intercolunnj. Sue proporzioni. 8 9. Il foro non era 
la piazza di oggidi. Vi erano bensi alcune piazze cosi ap¬ 
pellate, ma coll aggiunto dell' uso loro, come foro dei pe¬ 
sci, dei grani. V. G. I. 97. Foro degli Elei descritto da 
Pausania. 98. 99. Fra i fori greci che avevano portici si 
contavano quelli di Fare, di Argo, dei Trezeni, di Sparta, 
di Gnido, di Priene. ivi. Diversità tra i fori greci e gl'ité¬ 
liani; questi erano oblunghi, ed avevano spazio molto più 
esteso, servivano per sino ai commercianti di borsa. 100. 
Vedasi Tav. IV. fig. 1. un esempio di un foro antico ch' è 
quello di Pompei. 102. 
FORO di Giulio, oggi detta Frejus nella Gallia Nar¬ 
bonese. V. 13 Nota. 
FORTEZZE, sieno curvilinee. I 25, loro origine. I. 
G. II. 134 ; sistema degli antichi nell'erigerle. 1. G. III. 
155; nuovo sistema. ivi 146. 
FRASSINO, legno duro, forte, elastico; riceve il color 
rosso a segno da potersi sostituire al mogano: del fusto 
si fanno stanghe da carrozze; e li nodi, il collare e le 
radici vengono ricercate per le intarsiature; va soggetto 
ai tarli. II. 68. N. 2. 
FREGIO, o Zoforo, membro architettonico tra l'ar¬ 
chitrave, e la cornice. III. 67. N 2 ; in tatti i tempi greci 
il fregio è poco meno alto dell' architrave. Fregio liscio del 
tempio di Bacco a Teo, fregio formato di bassirilievi del 
piccolo templo sull' Ilisso IH. G. IV. 131. 
FRIGI, escavavano de' tumuli naturali per abitarvi. 
II. 12. e N. 1. 
FTONGHI. Suoni. Aristosseno li definisce cosi: il ston¬ 
go é una voce melliflua, che ha una costante cadenza. 
V. 32. N. 2.; in ciascun genere sono diciotto: otto perpetui 
o permanenti, gli altri dieci sono vaganti allorchè comu¬
	        
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