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FONTI CALDI, perchè sotterra dall' allume o dal bi¬
tume o dal solfo si eccita il fuoco, dai quali scaturisce
acqua di ottimo sapore. VIII. 26. e seguenti.
FONTI FREDDI di odore e sapore non huono, i qua¬
li passando per luoghi ardenti indi scorrendo lungo tratto
si raffreddano. VIII. 28 ; contuttochè freddi sembrano bol¬
lire. ivi 29. Fonti solforici ristorano le debolezze dei nervi,
gli alluminosi reficiano le membra estenuate dalla paralisi
o da altri morbi. I bituminosi purgano. I nitrosi giovano
nei tumort. 31. 32. 1 Fonti delle miniere metalliche per
lo più sono malsani. ivi Fonte che ubbriaca in Paflago¬
nia. VIII. 52. e N. 1. Fonti che ingenerano egregie voci
come a Tarso in Magnesia. ivi 54 e N. 2.
FORO, si farà vicino al porto nelle città marittime,
e nel mezzo della città se mediterranee. I. 108 I Greci li
facevano quadrati. V. 7. I Romani distribuivano più lar¬
ghi gl'intercolunnj. Sue proporzioni. 8 9. Il foro non era
la piazza di oggidi. Vi erano bensi alcune piazze cosi ap¬
pellate, ma coll aggiunto dell' uso loro, come foro dei pe¬
sci, dei grani. V. G. I. 97. Foro degli Elei descritto da
Pausania. 98. 99. Fra i fori greci che avevano portici si
contavano quelli di Fare, di Argo, dei Trezeni, di Sparta,
di Gnido, di Priene. ivi. Diversità tra i fori greci e gl'ité¬
liani; questi erano oblunghi, ed avevano spazio molto più
esteso, servivano per sino ai commercianti di borsa. 100.
Vedasi Tav. IV. fig. 1. un esempio di un foro antico ch' è
quello di Pompei. 102.
FORO di Giulio, oggi detta Frejus nella Gallia Nar¬
bonese. V. 13 Nota.
FORTEZZE, sieno curvilinee. I 25, loro origine. I.
G. II. 134 ; sistema degli antichi nell'erigerle. 1. G. III.
155; nuovo sistema. ivi 146.
FRASSINO, legno duro, forte, elastico; riceve il color
rosso a segno da potersi sostituire al mogano: del fusto
si fanno stanghe da carrozze; e li nodi, il collare e le
radici vengono ricercate per le intarsiature; va soggetto
ai tarli. II. 68. N. 2.
FREGIO, o Zoforo, membro architettonico tra l'ar¬
chitrave, e la cornice. III. 67. N 2 ; in tatti i tempi greci
il fregio è poco meno alto dell' architrave. Fregio liscio del
tempio di Bacco a Teo, fregio formato di bassirilievi del
piccolo templo sull' Ilisso IH. G. IV. 131.
FRIGI, escavavano de' tumuli naturali per abitarvi.
II. 12. e N. 1.
FTONGHI. Suoni. Aristosseno li definisce cosi: il ston¬
go é una voce melliflua, che ha una costante cadenza.
V. 32. N. 2.; in ciascun genere sono diciotto: otto perpetui
o permanenti, gli altri dieci sono vaganti allorchè comu¬