Full text: Lib. X (10)

GIUNTA III. 
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venticinque libbre. Esso è aderente al suo suolo, col quale 
forma un angolo di 45°; ed è assettato in una cassa di fras¬ 
sino che termina in un manico. Al suo suolo è adattata una 
piastra da fucile di munizione per mezzo di un uncinetto e 
di una vite internata nella grossezza del metallo. Il griletto 
è nascosto nel legno e corrisponde con un filo di ferro ad 
un altro griletto esterno situato all' altra estremità della cas¬ 
sa ricoperto da un guardamacchie, a cui si applica il dito 
per dar fuoco alla batteria. La parte inferiore della cassa 
che corrisponde al mortajo è armata da tre forti chiodi a 
vite, fatti a punta di diamante temperata in acciajo ; il loro 
attrito sopra il sostegno rende quasi nullo l'effetto della rin¬ 
culata, per cui diviene molto minore di quella che ha luogo 
nei fucili ordinarj da munizione. La lunghezza totale, com¬ 
presa la cassa, é di metri 1,082, e la camera cilindrica con¬ 
tiene soltanto la quantità di polvere ch' entra in un cartoc¬ 
cio da fucile da munizione. Lo si carica con la polvere di 
un cartoccio ordinario, indi sopra si colloca il projetto; nel¬ 
lo scodellino si mette la metà di un altro cartoccio. Se il 
projetto è una granata, la sua portata è doppia di quella 
che avrebbe se si adoprasse invece una palla da quattro. Un 
soldato può facilmente con quest' arma eseguire un tiro per 
minuto, e può servirsene tutto un giorno senza alcuno de¬ 
gl’ incomodi che reca il fucile ordinario. Il tiro si effettua 
per un merlo meglio che in qualunque altra maniera; ed è 
cosi risolto il problema di lanciare una granata a coperto e 
molto più lungi di quello che si possa con la mano, senza 
aver bisogno dell’ apparecchio e della manovra difficile di 
un grosso mortajo. Quindi, conchiude il citato autore, è fa¬ 
cile di conoscere di qual servizio possa tornar questa mac¬ 
china nella difesa delle fortezze, quando si sa che la grona¬ 
ta eé il mezzo più proprio ed efficace per impedire che il 
nemico effettui alcuna fortificazione o riparo. 
Il fucile ordinario, secondo le modificazioni fatte nell'an¬ 
no 9. della repubblica francese, ha una canna lunga metri 
1,157. del calibro di 17. millimetri, il quale però alla boc¬ 
ca e maggiore giungendo ai 22; la sua guarnitura è di fer¬ 
ro, lo scodellino di rame, la bacchetta d'accajo. All' estremi¬ 
ta superiore vi si aggiunge una bajonetta lunga 406. milli-
	        
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