GIUNTA II.
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pio effetto nel medesimo tempo. Essa pure è dovuta a
Watt.
Noi non ci dilungheremo nelle particolarità di queste
macchine, e ci restringeremo ad esporre la descrizione di
quella che viene denominata
Macchina a semplice effetto di Boulton e Watt.
La fig. 3. Tav. VII. rappresenta lo spaccato del cilin¬
dro C, del condensatore B, e della tromba ad aria A. Il
vapore passa dalla caldaja nel cilindro pel tubo S, e per la
cassetta con valvula O, e va a premere sullo stantuffo P
(di cui R rappresenta l'asta) che sta per discendere: il va¬
pore che si trova sotto al cilindro passa pel condotto V nel
cendensatore, dove è ridotto allo stato liquido dal getto
d' acqua che zampilla internamente e ché proviene dalla
chiave d' injezione I. Lo stantuffo p della tromba ad aria
discende in un miscuglio d' aria e di vapore entrato nella
tromba durante la precedente salita. Quando lo stantuffo P
ha terminata la sua discesa, si muove l' asta OD chiudendo
le valvole a, c ed aprendo la valvola b. Allora il tubo FE
mette in comunicazione la parte superiore del cilindro con
la inferiore. Si vede che, quando lo stantuffo è giunto alla
parte inferiore del suo giuoco, è tolta la comunicazione fra
il cilindro ed il condensatore. Il contrappeso poi che dev'es¬
sere attaccato all' estremità opposta del bilanciere (Tav. VIII.)
dev' essere tale di poter sollevare lo stantuffo vincendo l'at¬
trito ed obbligando il vapore che si trova sopra allo stesso
di passare al di sotto. Allorchè è risalito fino alla sommità
si apre la comunicazione fra la caldaja e la parte del cilin¬
dro superiore allo stantuffo, e l' altra fra la parte inferiore
ed il condensatore; il getto d' acqua condensa quasi tutto il
vapore che sta nel condensatore e nella parte inferiore del
cilindro; la pressione del vapore al di sopra, ch' eguaglia
quella del vapore nella caldaja, supera di gran lunga la pres¬
sione inferiore, quindi lo stantuffo che sta fra due forze mol¬
to ineguali è capace di sollevare un peso che sia attaccato
ail' altra estremità del bilanciere. Finalmente il moto dell' a¬
sta OD torna a stabilire le comunicazioni di prima, ed il