Full text: Lib. X (10)

GIUNTA II! 
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Le gru fatte costtuire da questo ingegnere per la erezione 
del Panteon in Parigi hanno sei metri di volata, e possono 
innalzare delle pietre di tre ed anche di quattro mille chi¬ 
logrammi. Anche il signor Albert in un porto di Parigi fe¬ 
ce costruire una gru che può innalzare egual peso e che 
ha una volata media di undici metri, essendo sei metri la 
distanza fra l' asse del monaco e l' estremità della volata. 
Questo poi introdusse una modificazione importante nella 
ruota, circondandola all' altezza dell' asse di rotazione di un 
solajo a piccola distanza della sua esterna periferia, per 
mezzo del quale gli uomini che agiscono sulla ruota metto¬ 
no a profitto tanto il loro peso quanto la loro forza mu- 
scolare. 
Delle macchine a vapore. 
IV. L' elevazione delle acque, l'irrigazione dei campi, l'e¬ 
strazione dei minerali, i trasporti per terra, i lavori dell'a¬ 
gricoltura, i più importanti meccanismi applicati alle arti ed 
ai mestieri, e soprattutto là navigazione, attestano bastante¬ 
mente quanto l'azione del vapore sia da preferirsi ad ogni 
altro motore, cosi per l'effetto dinamico, come per l'econo¬ 
mia nel maggior numero dei casi. Una forza motrice di tan¬ 
ta importanza, anzi la più potente che vi sia in natura, co¬ 
me diceva Baccone parlando del calorico, doveva certamente 
occupare gli uomini più dotti nelle scienze e nelle arti per 
determinarne i principj e dedurne le conseguenze plu interes¬ 
santi. Le accademie ed i governi v'intervennero in queste 
ricerche, le prime colle dottrine, 1 secondi col danaro, e vi 
si unirono in tanta impresa i due emisferi. Si giunse cosi à 
stabilire le leggi dietro alle quali va crescendo la forza del 
vapore al crescere della temperatura, ed a fissare le regole 
per costruire le macchine necessarie ad impiegare questa for¬ 
za, di guisa che si potrebbe riguardare questa parte della 
meccanica siccome giunta alla sua perfezione, se si potesse 
fissare un limite all'umano ingegno nell' approfittarsi di tut¬ 
to ciò che la natura pose a sua disposizione. 
Dopo le fatte scoperte era naturale che gli scrittori do¬ 
vevano raccoglierne in un codice i principj, affine d'istrui¬
	        
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