Full text: Lib. X (10)

GIUNTA 1. 
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si, i suoi frutti aspri e selvaggi non avranno mai quella bel¬ 
lezza ammirabile, nè quel sapore squisito che si ottiene uni¬ 
camente per mezzo della coltura, e ch' è la ricompensa ri¬ 
serbata all' abilità ed alla pazienza dell' attento coltivatore. 
Riportammo con compiacenza queste opinioni del più 
celebre trattatista meccanico dei nostri giorni, perchè affatto 
consone al nostro modo di vedère sulla necessità di studiare 
i principj teorici per ben riescire nelle pratiche operazioni, 
come cercammo di mostrare in tutti questi nostri studj vi¬ 
truviani. E solo aggiungiamo una prova di fatto. Si contano 
alcuni pratici che fecero qualche sorprendente operazione; 
si contano alcuni teorici che male riescirono nella pratica: 
breve è il novero dall' una e dall' altra parte. Invece nume¬ 
rosissime sono le opere meravigliose che si eressero nei tem¬ 
pi antichi e nei moderni; e queste surono prodotte da inge¬ 
gni straordinarj, i quali riunivano le cognizioni teoriche alle 
pratiche. E perchè non si fa un confronto frà queste e quel¬ 
le produzioni ? In ogni opera si dell' uomo che della natura 
vi sono alcune anomalie, che si ammirano o si dispregiano, 
ma non si assumono a regola generale, la quale deve dedur¬ 
si dalla maggiore uniformità negli effetti. D' altronde rite¬ 
nendo, siccome lo è, che i celebri pratici abbiano formata 
nella loro mente una teoria desunta dalla sperienza e dal- 
l' esame dei singoli fatti, è chiaro che maggior fatica e mag¬ 
gior tempo dovrassi impiegare a raccoglière da sè soli le 
leggi fondamentali, di quello che seguendo le stabilite da co¬ 
loro che ci precedettero. Se ognuno dovesse seguire la sola 
sperienza, le cognizioni umane non progredirebbero oltre a 
quel punto, a cui potesse farle pervenire un ingegno straor¬ 
dinario. 
II. In questa giunta però noi esporremo un epitome del¬ 
le proposizioni fondamentali relativé alla meccanica raziona¬ 
le, divisa nelle sue quattro parti dipendentemente dallo sta¬ 
to e dalla natura dei corpi ch' essa considera, e che sono 
Statica, Dinamica, Idrostatica, ed Idrodinamica. Nella giun¬ 
ta susseguente parleremo della parte della meccanica che si 
riferisce particolarmente alle macchine, e per la quale sono 
necessarie queste leggi fondamentali. 
All' epitome indicato premetteremo le leggi fondamenta,
	        
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