60
LIBRO IX.
Aristarco Samio ; e cosi pure del disco nel pia¬
no (1); dell aracne (2) l'astrologo Eudosso: di¬
cono altri Apollonio. Del plintio, ossia lacuna¬
re (3) come quello del Circo Flaminio Scopa
Siracusano ; del pros ta istorumena (4) Parme¬
nione : del pros pan clima (5) Teodosio ed An¬
drea : del pelecino (6) Patroclo: del cono Dio¬
nisiodoro: della faretra (7) Apollonio : e di altri
generi ancora i soprascritti, e altri molti ci la¬
per far conoscere che questo gnomone era sferico e conca¬
vo, non per mostrare che fosse ovale come, taluni opinarono.
Marziano Capella dice che li gnomoni erano chiamati scaft.
Nel Diario Italico dei Letterati, anno 1746 al §. 14., si tro¬
vano alcune notizie sugli orologi antichi esposte dal P. Bo¬
scovich, e particolarmente ad uno gnomone antico scavato
nella terra di Tosçolano. Esso suppli, al mancante stilo in¬
dicatore, e conghietturò, non senza ragione, che fosse que¬
sto il semicircolo di Beroso. Chi volesse conoscere la forma
di questo semicircolo potrà leggere la dissertazione di Jaco¬
po Zieglero, riportata nell' ultimo volume nell edizione vi¬
truviana di Poleni e Stratico.
(1) E chiaro che qui vuolsi indicare un orologio solare
descritto sopra un piano orizzontale.
(2) Dice lo Stratico che ciò era forse alcun che simile
alla tela di ragno; ovvero a quegli orologi che poco dopo
descrive col nome di anaporici.
(3) Galiani osserva che difficil cosa è il rintracciare
l'etimologia dei nomi dati ad orologi, di cul non si conosce
la forma; e quindi non essere proprio di affaticarsi su tal
proposito, particolarmente essendo variatissime le lezioni dei
codici.
(4) Orologio universale da potersi usare in ogni parte
del mondo.
(5) Orologio che serviva per ogni clima.
(6) Orologio fatto a foggia di accetta.
(7) Offrivano la forma di una faretra quegli orologi che
essendo in un plano verticale segnano tanto verso oriente
che verso occidente.