LIBRO IX.
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dine meridionale, che stante l'inclinazione del
mondo rimane sotto la terra, le stelle giranti e
latenti non hanno uscite orientali al di sopra:
ond è che a cagione dell' impedimento della ter¬
ra ci sono ignote. L' indizio di questa cosa l'ab¬
biamo dalla stella Canopo, la quale non è cono¬
sciuta in questi paesi ; ma ce ne diedero raggua¬
glio i mercatanti che furono sino alle regioni e¬
streme dell' Egitto, ed ai paesi contermini ai con¬
fini ultimi della terra.
37. Or io ho insegnato quale sia il prospet¬
to (1) delle stelle del cielo erranti intorno alla
terra, e la disposizione dei dodici segni alle par¬
ti settentrionale e meridionale ; perchè da questa
revoluzione del mondo, e dal contrario corso del
Sole pei segni, e dalle ombre equinoziali delli
gnomoni si trovano le descrizioni degli analemmi.
38. Le altre cose che appartengono all' astro¬
logia, cioè quali effetti producono li dodici segni,
i cinque astri, il Sole e la Luna per la regola
della vita umana, deesi lasciare alla raziocinazio¬
ne de Caldei: perchè è propria di loro la scien¬
za della genetliologia (2), affinchè possano coi
(1) Secondo l' antica lezione perspectus rimessa dal Pon¬
tedera. Gli altri leggono ut sit perfectus affatto senza senso¬
(2) Era una razza d' uomini perniciosa, proveniente dai
Caldei, che professava questa scienza, e la quale erasi pro¬
pagata in Egitto, nell' Arabia, nella Grecia ecc. Tiberio li
escluse da Roma, ma furono poi di nuovo accettati a patto
che si astenessero dai vaticinj. Quella poi era una scienza,
per cul si faceva la natività alle persone predicendo gli e¬