LIBRO IX.
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Centauro: presso al Cratere ed al Leone la Na¬
ve che chiamasi Argo, la prora della quale è in¬
visibile, ma apparisce eminente l'albero con tutte
quelle parti che stanno intorno al timone. La stes¬
sa navicella colla poppa è congiunta alla estremi-
tà della coda del Cane (1). Il Cane minusco¬
lo (2) poi segue i Gemini rimpetto al capo del¬
la Serpe (3) : parimente il Cane maggiore segue
il minore. Ma Orione è sottoposto traverso pre¬
muto dall' unghia del Toro (4), tenente nella si¬
nistra la clava elevata verso dei Gemini (5). Sta
alla sua base la Lepre (6) : al Cane a picciolo
(1) Costellazione chiamata Cane maggiore. La stella poi
che viene a formare la bocca, e ch' è di prima grandezza
si dice canicola ed anche Sirio. Igino però la chiama pro¬
priamente canicola, dando il nome di Sirio ad un'altra stel¬
la che sta sulla testa del Cane.
(2) Ma ad una notabile distanza verso i Gemelli ed il
Cancro. Questo Cane ha una stella di prima grandezza det¬
ta Procione.
(5) I Latini davano il nome di anguis al serpente acqua¬
tico, detto dai Greci idra.
(4) Tutti gl' interpreti si accordano nel leggere Tauri
in luogo di Centauri, che si trova nella comune lezione.
(5) Perrault invece del testo alteram ad Geminos tollens,
vuol leggere eam ad Geminos tollens, intendendo d' indica¬
re la sinistra, perchè Orione (dic' egli) alza la clava verso
i Gemelli con la mano sinistra e non con la destra. Ma que¬
sta correzione non si accorda con la vera figura della co¬
stellazione, come osserva lo stesso Galiani, il quale perciò
crede che si debba intendere, che Orione tenga nella mano
sinistra lo scudo, e colla destra alzi la clava contro i Ge¬
melli. Newton però nega la necessità di alcuna correzione
purchè si divida il periodo dopo il tenens, venendo Orione
raffigurato siccome sostenentesi la veste con la sinistra, e
sollevante la clava verso i Gemelli con la destra, Strat.
(6) Qui si è totalmente seguita la lezione proposta dal
Pontedera.