CAPO 11.
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le secondo la lunghezza degli scapi. Delle tre
parti poi dell' altezza tra il palco e il pian terre¬
no se ne prendano quattro recedendo dal perpen¬
dicolo, ed ivi si collochino i pedali inferiori de¬
gli scapi (1). Cosi saranno proporzionate le col¬
locazioni tanto dei gradini, che delle scale. Di
questa cosa sarà pure qui sotto disegnata la fi¬
gura.
CAPO III.
Come si possa riconoscere una porzione di
argento mescolata con l'oro ad opera sinita.
ra le molte maravigliose e varie inven¬
zioni di Archimede, quella che son per esporre
parmi manifestare un maggiore indicibile acume.
Jerone elevato alla potestà reale in Siracusa, aven¬
do pel successo prospero delle cose deliberato di
collocare in un certo tempio una corona d' oro
votiva agli Dei immortali, ne appaltò la fattura (2),
e pesò l' oro a sagoma (3) all'appaltatore. Costui
(1) Lo Schneider confermò l' opinione del Galiani, adot¬
tando, dietro la lettura di alcuni codici, inferiores in luogo
d' interiores.
(2) Stiamo col Filandro e col Pontedera, i quali con¬
cordano a rifiutare la lezione immani pretio, per accoglière
manupretio, che significa fattura, che si fa per un prezzo
determinato.
(3) Il testo ad sacoma. Il vocabolo sacoma presso i
Greci ha il senso di contrappeso, ed è quel piombo che si
appende all' asta della stadera per pesare. In fine il senso