Full text: Lib. IX (9)

GIUNTA III. 
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Non si può eseguire una navigazione in alto mare sen¬ 
za conescere i principj dell'astronomia, e senza possedere 
le carte marittime, e gli stromenti necessarj per le osserva¬ 
zioni astronomiche. Gli elementi della navigazione sono qual¬ 
tro, dati due dei quali si può calcolare il valore degli altri 
due per mezzo di apposite tavole, e sono ; la latiudine, la 
longitudine, il cammino percorso, ed il rombo di vento, sot¬ 
to cui si naviga, dai quali elementi la sola lunghezza del 
cammino si può determinare senza il soccorso dell' astro¬ 
nomia. 
E vero che queste cognizioni non sono di stretta perti¬ 
nenza dell' ingegnere terrestre, poichè formano un ramo di¬ 
stinto delle matematiche applicate sotto il nome di nautica; 
ma siccome tutto ciô che sa di matematica ha con esso un 
qualche legame, cosi non si possono nemmeno dire affatto 
estranée ai suoi studj. Tocca poi ad esso il consecrarsi a 
quella parte delle sue istituzioni che crede più consona alla 
propria inclinazione od alle sue circostanze peculiari; ma 
non deve ignorare alcuno dei principj fondamentali della 
sua professione. 
Chi volesse istruirsi di tutto ciô che risguarda la nau¬ 
tica potrà ricorrere alle opere di Bezout, di Brunacci e di 
altri insigni matematici. Noi non ne faremo che qualche cen¬ 
no per non mancare allo scopo propostoci. 
La determinazione della latitudine del vascello non pre¬ 
senta alcuna difficoltà, e la si ottiene coi metodi ordinari 
che servono a stabilire la latitudine di un qualunque pun¬ 
to terrestre. Quando si abbia un esatto cronometro a com¬ 
pensazione, o come altramente dicesi, un orologio nautico, il 
cui movimento proviene da una molla, ed è sospeso intorno 
ad un asse orizzontale dentro una cassetta in modo che non 
venga il suo moto alterato dall' agitazione del vascello, e 
quando si abbia determinata l'equazione dell' orologio, os¬ 
sla il suo errore per mezzo dell altezza apparente di un 
astro ben conosciuto, si osserverà il passaggio di un astro 
pel meridiano e si calcolerà la sua distanza meridiana dallo 
zenit, per mezzo della quale e della sua declinazione si avrà 
la latitudine geografica del naviglio. 
La determinazione delle longitudini fu invece un pro¬ 
VITRUVIO, Lib. IX.
	        
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