GIUNTA III.
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Non si può eseguire una navigazione in alto mare sen¬
za conescere i principj dell'astronomia, e senza possedere
le carte marittime, e gli stromenti necessarj per le osserva¬
zioni astronomiche. Gli elementi della navigazione sono qual¬
tro, dati due dei quali si può calcolare il valore degli altri
due per mezzo di apposite tavole, e sono ; la latiudine, la
longitudine, il cammino percorso, ed il rombo di vento, sot¬
to cui si naviga, dai quali elementi la sola lunghezza del
cammino si può determinare senza il soccorso dell' astro¬
nomia.
E vero che queste cognizioni non sono di stretta perti¬
nenza dell' ingegnere terrestre, poichè formano un ramo di¬
stinto delle matematiche applicate sotto il nome di nautica;
ma siccome tutto ciô che sa di matematica ha con esso un
qualche legame, cosi non si possono nemmeno dire affatto
estranée ai suoi studj. Tocca poi ad esso il consecrarsi a
quella parte delle sue istituzioni che crede più consona alla
propria inclinazione od alle sue circostanze peculiari; ma
non deve ignorare alcuno dei principj fondamentali della
sua professione.
Chi volesse istruirsi di tutto ciô che risguarda la nau¬
tica potrà ricorrere alle opere di Bezout, di Brunacci e di
altri insigni matematici. Noi non ne faremo che qualche cen¬
no per non mancare allo scopo propostoci.
La determinazione della latitudine del vascello non pre¬
senta alcuna difficoltà, e la si ottiene coi metodi ordinari
che servono a stabilire la latitudine di un qualunque pun¬
to terrestre. Quando si abbia un esatto cronometro a com¬
pensazione, o come altramente dicesi, un orologio nautico, il
cui movimento proviene da una molla, ed è sospeso intorno
ad un asse orizzontale dentro una cassetta in modo che non
venga il suo moto alterato dall' agitazione del vascello, e
quando si abbia determinata l'equazione dell' orologio, os¬
sla il suo errore per mezzo dell altezza apparente di un
astro ben conosciuto, si osserverà il passaggio di un astro
pel meridiano e si calcolerà la sua distanza meridiana dallo
zenit, per mezzo della quale e della sua declinazione si avrà
la latitudine geografica del naviglio.
La determinazione delle longitudini fu invece un pro¬
VITRUVIO, Lib. IX.