GLUNTA 11.
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doli o dalla religione o dalla storia, o dalle produzioni na¬
turali, o dalle operazioni campestri che si eseguivano, allor¬
ché uno di quei gruppi si trovava in una determinata posi¬
zione relativa agli altri corpi celesti, e specialmente al Sole
Questi gruppi furono poi con nome generico chiamati co¬
stellazioni od asterismi. Dato il nome ad una costellazione.
si distinsero con una lettera o con una cifra le singole stel¬
le che la componevano. Finalmente si classificarono anche
in rapporto al loro splendore, e si dissero stelle di prima¬
seconda, terza, quarta, quinta e sesta grandezza, al di là
della quale le stelle non sono visibili senza telescopio.
Per poter riconoscere queste costellazioni sarà necessa¬
rio di fissarne una ben nota, e dalla posizione relativa di
questa si potranno facilmente distinguere le altre. La posi¬
zione più favorevole pel nostro emisfero è quella di volger¬
si con la faccia a settentrione. Si avrà allora di fronte una
stella di seconda grandezza, la quale appare immobile e
quasi collocata in quel punto, a cui si riferisce l' estremità
dell' asse di rotazione della terra; punto che chiamasi polo,
e per cui la stella medesima dicesi polare,
Il metodo accennato da Vitruvio per la classificazione
di questi asterismi, è seguito tuttora, e vengono distinti in
boreali, zodiacali ed australi. Eccone i loro nomi,
Costellazioni boreali.
1. L'Orsa maggiore, od il Carro. E questa una delle
costellazioni che non tramontano mai. Risulta principalmen¬
te di sette stelle, sei delle quali sono secondarie ed una ter¬
ziaria. La sua forma e quella delle susseguenti si veggono
nella Tavola III. Ognuno può riconoscerla.
2. L Orsa minore, od il piccolo Carro ha la stessa for¬
ma dell' Orsa maggiore, ma collocata in senso opposto, co¬
me vedesi nella suddetta tavola. Essa è però più presso al
polo, e la stella che termina la sua coda è la polare. Que¬
sta stella che deve dirigere nelle osservazioni del cielo, si
trova facilmente quando si conosca l' Orsa maggiore; poi¬
che basta prolungare la linea che unisce le due stelle po¬
steriori del gran carro, e si giungerà alla polare.
VITRUVIO, Lib. IX.