Full text: Lib. IX (9)

GLUNTA 11. 
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doli o dalla religione o dalla storia, o dalle produzioni na¬ 
turali, o dalle operazioni campestri che si eseguivano, allor¬ 
ché uno di quei gruppi si trovava in una determinata posi¬ 
zione relativa agli altri corpi celesti, e specialmente al Sole 
Questi gruppi furono poi con nome generico chiamati co¬ 
stellazioni od asterismi. Dato il nome ad una costellazione. 
si distinsero con una lettera o con una cifra le singole stel¬ 
le che la componevano. Finalmente si classificarono anche 
in rapporto al loro splendore, e si dissero stelle di prima¬ 
seconda, terza, quarta, quinta e sesta grandezza, al di là 
della quale le stelle non sono visibili senza telescopio. 
Per poter riconoscere queste costellazioni sarà necessa¬ 
rio di fissarne una ben nota, e dalla posizione relativa di 
questa si potranno facilmente distinguere le altre. La posi¬ 
zione più favorevole pel nostro emisfero è quella di volger¬ 
si con la faccia a settentrione. Si avrà allora di fronte una 
stella di seconda grandezza, la quale appare immobile e 
quasi collocata in quel punto, a cui si riferisce l' estremità 
dell' asse di rotazione della terra; punto che chiamasi polo, 
e per cui la stella medesima dicesi polare, 
Il metodo accennato da Vitruvio per la classificazione 
di questi asterismi, è seguito tuttora, e vengono distinti in 
boreali, zodiacali ed australi. Eccone i loro nomi, 
Costellazioni boreali. 
1. L'Orsa maggiore, od il Carro. E questa una delle 
costellazioni che non tramontano mai. Risulta principalmen¬ 
te di sette stelle, sei delle quali sono secondarie ed una ter¬ 
ziaria. La sua forma e quella delle susseguenti si veggono 
nella Tavola III. Ognuno può riconoscerla. 
2. L Orsa minore, od il piccolo Carro ha la stessa for¬ 
ma dell' Orsa maggiore, ma collocata in senso opposto, co¬ 
me vedesi nella suddetta tavola. Essa è però più presso al 
polo, e la stella che termina la sua coda è la polare. Que¬ 
sta stella che deve dirigere nelle osservazioni del cielo, si 
trova facilmente quando si conosca l' Orsa maggiore; poi¬ 
che basta prolungare la linea che unisce le due stelle po¬ 
steriori del gran carro, e si giungerà alla polare. 
VITRUVIO, Lib. IX.
	        
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