LIBRO VIII.
32
quale acqua bevuta purga, e passando pel ventre
diminuisce i tumori delle scrofole. Ove poi si sca¬
va l' oro, l'argento, il ferro, il rame, il piombo
e somiglianti altre cose, scopronsi abbondantissimi
fonti, ma la maggior parte malsani.
22. Fanno questi un effetto contrario all a¬
cqua calda che dal solfo, dall' allume, dal bitu¬
me distilla : perchè quando entrano colle bevan¬
de nei corpi e trapelando per le vene toccano i
nervi e gli articoli, gonfiando gl' indurano: onde
i nervi dall' enfiagione alterati (1) in lunghezza
contraggonsi, e per tal modo fanno gli uomini o
neuritici o podagrosi; perchè hanno di durissime,
densissime e freddissime cose intinte le rarità del¬
le vene 2).
23. V' è poi una specie di acqua, la quale
non avendo liquide abbastanza le vene, presen¬
ta alla superficie una spuma come fiore nuotante,
forieo, idroclorico, nitrico, silicico, calce, magnesia, ferro, so¬
da, jodo (vestigia). Il signór Covelli dice, che favorevoli
sono i presagi che la medicina ebbe da quest' acqua, la qua¬
le può riguardarsi singolare in tutta Italia. Fu giovevole
nella risoluzione di flogosi croniche accompagnate anche da
intasamenti umorali, promovendo soprattutto la diuresi e la
catarsi, nelle affezioni calcolose (come osserva il dottor Gen¬
tili), nelle varie specie di gotta, nelle ostruzioni e nelle i¬
dropisie. Il Covelli aggiunge che lo sarà del pari nelle ca¬
chessie, nelle digestioni viziose, nella soppressione dei me¬
strui, nelle emorroidi ecc.
(1) Il lat. inflatione turgentes. Barb. per la enfiagione
gonfiati. Gal. nervi gonfiati. Qui Vitruvio usa il turgentes
in senso di tesi con troppa violenza.
(2) Sulle proprietà di alcune acque particolari, secondo
le idee dei moderni, veggasi la Giunta IV.