GIUNTA 1.
83
le certi oggetti, debbono far conto che la tela sia il piano¬
che taglia tutte le piramidi, che hanno per base gli oggetti
da rappresentarsi, e per vertice la pupilla di un occhio si¬
tuato in un determinato luogo. Che se il disegno non corri¬
spondesse esattamente agli oggetti, come sezione delle pira¬
midi, non potrebbe mai dirsi che rappresentasse quegli og¬
getti, i quali si vedrebbono dal medesimo luogo sotto angoli
differenti, e con proporzioni diverse da quelle, che nel dise¬
gno appariscono. Non basta poi che il disegno sia stato pun¬
tualmente eseguito, ma per riconoscere la corrispondenza che
ha cogli oggetti, bisogna che l' occhio di chi lo riguarda sia
fermo nel punto, che fu preso per vertice delle piramidi;
perchè cangiando luogo, difficile cosa sarebbe immaginare al¬
tri oggetti, i quali corrispondessero alle sezioni disegnate sul¬
la parete senza incorrere in qualche inconvenienza. Oltre il
disegno, il quale nè può essere giusto senza essere confor¬
me alle regole di prospettiva, nè comparir tale senza che
l'occhio sia debitamente situato, studiano i pittori di colori¬
re le loro tele, nel che le regole di prospettiva hon ponno
essere di alcun soccorso. Certa cosa è, che se fossero tali i
disegni, quali richiedono le sezioni delle piramidi sopraddet¬
te, e se fossero inoltre colorite le tele di maniera, che i
raggi di luce riflessi sopra di esse giungessero all'occhio col¬
la stessa forza e colla stessa modificazione di colore, che se¬
co portano i raggi provenienti dagli oggetti, la pittura sa¬
rebbe eseguita con tal perfezione, che niente mancherebbe a
far si, che chi la riguarda restasse ingannato, credendo di
vedere gli oggetti stessi.
Richiamati cosi i veri principj della prospettiva, i quali
valgono egualmente per tutte e tre le arti del disegno, cer¬
chiamo di giovarcene nel giudicare le produzioni degli anti¬
chi. Fra tutto ciò, che in fatto d' arti belle, le devastazioni
congiunte della barbarie e del tempo non ci poterono toglie¬
re, noi troviamo opere cosi perfette, che vengono costante¬
mente proposte per modello, e che, per consenso dei più
dotti artisti, non potranno essere superate giammai. Ora nes¬
suno potrà negarci, che per giungere gli antichi a tanta per¬
lezione, d'imitar cioè la natura con quella esattezza che più
per l'arte si possa, dovevano seguire tutte le leggi che la