GIUNTA III.
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colori, con dire, ch' egli ne avrebbe diffusamente trattato se
fosse stata annoverata fra le istituzioni liberali. E per ciò so¬
lo ci rimase interamente ignoto il modo con cui gli antichi
preparavano quei brillantissimi colori. E vero che la pazien¬
za di alcuni dotti bibliografi scopri qualche codice, da cui
si hanno alcune indicazioni su questo soggetto, tali sono
quello citato dal Muratori del secolo decimoquarto, e quello
di Teofilo Monaco, il quale viveva, dietro a ciò che scrive
l' ab. Morelli (1), nel duodecimo secolo (2). Ma, oltre al lati¬
no talvolta inintelligibile in cui sono scritti, questi trattano
più che altro dei colori che si adoperavano per tingere i ca¬
pelli e le carni, e di quelli con cui si decoravano i margini
dei libri; e quindi forse non molto profitto potrebbero re¬
care al nostro uopo.
Ma dappoichè le scoperte fisiche e chimiche rovesciando tut¬
ti i sistemi precedenti sostituirono le verità di fatto alle ipotesi,
e spiegarono molti fenomeni oscuri presentati dalla natura o
prodotti dall'arte, e dappoichè Newton determinò tante belle
proprietà della luce, s'introdusse una maniera affatto nuova di
considerare i colori, poiché invece di riguardarli siccome ine¬
renti ai corpi, si provò che questi hanno soltanto la proprie¬
tà di riflettere più o meno i varii raggi colorati dei quali
è composto ciascun raggio luminoso. I moderni adunque
mostrarono che per lo passato ritenevasi causa ciò che era
semplice mezzo; ma fin qui l'artista non ebbe alcun van¬
taggio, poichè l' effetto, solo da lui contemplato, è in ultima
analisi il medesimo, cioè quello di produrre in noi per via
dell' organo della vista una od un' altra sensazione particola¬
re. Le cognizioni fisiche e chimiche servirono però molto
all' arte dei colori per istabilire la sua teoria ; anzi quest ar¬
te più che ogni altra, come osserva Berthollet (3), ne esige¬
va il massimo sviluppo, poichè presenta un maggior nume¬
(1) Nel catalogo dei codici lat. ed ital. della Biblioteca Naniana
pag. 33.
(2) Questo codice è diviso in tre libri, uno intitolato delle mesco¬
lanze dei colori, il secondo dell' arte vetraria, ed il terzo dell' arte
fusile.
(3) Nell' Introduzjone agli elementi dell arte tintoria.