Full text: Lib. VII (7)

GIUNTA III. 
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colori, con dire, ch' egli ne avrebbe diffusamente trattato se 
fosse stata annoverata fra le istituzioni liberali. E per ciò so¬ 
lo ci rimase interamente ignoto il modo con cui gli antichi 
preparavano quei brillantissimi colori. E vero che la pazien¬ 
za di alcuni dotti bibliografi scopri qualche codice, da cui 
si hanno alcune indicazioni su questo soggetto, tali sono 
quello citato dal Muratori del secolo decimoquarto, e quello 
di Teofilo Monaco, il quale viveva, dietro a ciò che scrive 
l' ab. Morelli (1), nel duodecimo secolo (2). Ma, oltre al lati¬ 
no talvolta inintelligibile in cui sono scritti, questi trattano 
più che altro dei colori che si adoperavano per tingere i ca¬ 
pelli e le carni, e di quelli con cui si decoravano i margini 
dei libri; e quindi forse non molto profitto potrebbero re¬ 
care al nostro uopo. 
Ma dappoichè le scoperte fisiche e chimiche rovesciando tut¬ 
ti i sistemi precedenti sostituirono le verità di fatto alle ipotesi, 
e spiegarono molti fenomeni oscuri presentati dalla natura o 
prodotti dall'arte, e dappoichè Newton determinò tante belle 
proprietà della luce, s'introdusse una maniera affatto nuova di 
considerare i colori, poiché invece di riguardarli siccome ine¬ 
renti ai corpi, si provò che questi hanno soltanto la proprie¬ 
tà di riflettere più o meno i varii raggi colorati dei quali 
è composto ciascun raggio luminoso. I moderni adunque 
mostrarono che per lo passato ritenevasi causa ciò che era 
semplice mezzo; ma fin qui l'artista non ebbe alcun van¬ 
taggio, poichè l' effetto, solo da lui contemplato, è in ultima 
analisi il medesimo, cioè quello di produrre in noi per via 
dell' organo della vista una od un' altra sensazione particola¬ 
re. Le cognizioni fisiche e chimiche servirono però molto 
all' arte dei colori per istabilire la sua teoria ; anzi quest ar¬ 
te più che ogni altra, come osserva Berthollet (3), ne esige¬ 
va il massimo sviluppo, poichè presenta un maggior nume¬ 
(1) Nel catalogo dei codici lat. ed ital. della Biblioteca Naniana 
pag. 33. 
(2) Questo codice è diviso in tre libri, uno intitolato delle mesco¬ 
lanze dei colori, il secondo dell' arte vetraria, ed il terzo dell' arte 
fusile. 
(3) Nell' Introduzjone agli elementi dell arte tintoria.
	        
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