LIBRO VI.
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amplissimi peristilj, selve ed agiati passeggi giusta
il decoro di lor maestà. Inoltre librerie, pinacote¬
che, basiliche, formate in modo non dissomiglian¬
te dalla magnificenza delle opere pubbliche, per¬
chè nelle case di tali personaggi si pronunziano
pubblici consigli e privati, giudizj ed arbitry (1).
41. Se adunque con queste regole saranno
disposti gli edifizj per ciaschedun genere di per¬
sone, siccome intorno al decoro fu scritto nel pri¬
mo libro, non vi sarà che riprendere: perchè a¬
vranno le mansioni (2) comode ed adattate a tut¬
te le cose. Tali considerazioni poi si dovranno
avere non solamente per le case della città, ma
pur della villa; se non che nella città gli atri
sogliono essère vicini alle porte: in villa, nelle
pseudourbane (3), subitó i peristilj, poi gli atri
zionarj. Cincinnato, quando la patria il chiamava, vestiva la
porpora, assumeva il comando dittatorio, ed albergava nei
magnifici palagi di Roma, ma quando il suo consiglio o il
suo braccio non erano più necessarj alla patria, viveva in ve¬
ste dimessa ed in umile casa, coltivando il ristretto orto a lui
caro, perchè era paterno retaggio.
(1) L'Orsini appalti. Stando all'etimologia della voce la-
tina arbitrium, errata è questa versione, giacchè secondo un
antico autore citato dal Vossio essa proviene da arbiter, il
quale era usato appunto nel senso che si usa arbitro nella
nostra lingua legale : onde arbitrj (arbitria) erano le sen¬
tenze degli arbitri.
(2) Il latino explicationes. Vitruvio lo usa in senso di
estensioni, di luoghi. Pare che colla parola mansione signi¬
ficante stanza, dimora si abbia soddisfatto al testo.
(3) Il latino pseudourbanis tradotto con pseudourbane è
inteso abbastanza senza bisogno della parafrasi dell' Orsini
case di campagna che hanno la bellezza e i comodi di una
casa di città. Erano queste le abitazioni che nei loro poderi
si riserbavano i ricchi non per gli usi economici, ma per so¬