LIBRO VI.
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te. Quando adunque sarà stabilita la norma delle
simmetrie, e dichiarate ragionatamente le propor¬
zioni, allora spetta all' ingegno il provvedere alla
natura del luogo, all' uso, alla bellezza, com¬
ponendo per via di detrazioni o di aggiunte cer¬
ti temperamenti, in guisa però, che levando o ag¬
giungendo alla simmetria, ciò apparisca fatto con
ragione, e niente si lasci da desiderare all'aspet¬
to (1).
17. Perchè altra è l'apparenza d'una cosa in
mano, altra nell'alto, diversa nel chiuso, diversa
nell' aperto: nel che ci vuol gran giudizio, per
fare quel che va fatto (2). Che non sempre ap¬
gno e dell'eccellenza degli architetti di conoscere da quali
prescrizioni furono costretti nella erezione delle loro opère.
Per ciò poi che riguarda la simmetria e l'euritmia, si leg¬
gano i commenti al cap. 2. del lib. I.
(1) L'Orsini osserva che la bellezza dell' architettura non
tanto deriva dalle proporzioni vere e reali, quanto dalle ap¬
parenti. Perciocchè siccome la stabilità della fabbrica dipende
dall' intendimento del peso reale e della forza reale; cosi il di¬
lettevole della medesima ripete il suo effetto dal peso appa¬
rente e dalla forza apparente. Codesto effetto dipende dalla dis¬
posizione euritmica delle superficie liscie, che si dicono piazze.
E perciò di mestiere che alla sommità di un'opera d'architet¬
tura vi sia disposta una larga piazza di peso apparente, la qua-
le venga sostenuta dalla forza apparente di altre piazze infe¬
riormente alluogate, e quando codesta disposizione sia for¬
mata colla debita simmetria, ne deriva all'opera la magnili¬
cenza ed il colpo d’ occhio. Cosi in un tempio la trabeazio¬
ne ed il frontispizio formano la piazza del peso apparente, le
colonne col basamento l'apparente forza.
(2) Ed è appunto quello che non sanno fare molti archi¬
tetti che si credono Palladj, molti pittori che si credon Ti¬
ziani, ed un infinito numero di altri artisti, che vengono in¬
nanzi frondeggianti di tutta la scienza moderna, ma con po¬
chi di quei frutti che colla sola squisitezza del senso, e con
minor vanto di sapere ci han dato gli antichi.