GIUNTA VII.
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della verità ; e perciò, opponendosi apertamente alla comu¬
ne opipione ed ai più rispettati antiquarj, negô il nome di
terme a quegli edifizj che si credono tuttogiorno avere an¬
ticamente servito a tale uso; considerandogli invece siccome
palazzi destinati all' abitazione degl' Imperatori. Egli manife¬
sté questa sua idea nell' opera pubblicata l' anno 1828 sopra
i cavedi, gli atri ed altri principali membri nelle case de¬
gli antichi Romani ; indi la confermò nell' opuscolo intitola¬
to Palatium, ossia il principio di Roma dato in luce nel
1830. A sostegno di questa sua opinione adduce ragioni, fat¬
ti e testimonianze tali che ci sembra difficile molto il poter
contraddirgli. E perciò noi crediamo di dare qui un sunto
dell' Opuscolo succitato.
Comincia il Riva dal far conoscere quanto sia difficile
togliere la confusione, in cui cadettero le più venerande me¬
morie di Roma, e quanto male fecero quegli scrittori che
adottarono molte opinioni senza ben esaminarle. Ed è per¬
ciò, che spesso confrontando le descrizioni coi monumenti
si trovano fra loro discordi. Il Panvini stesso, uomo di som¬
ma dottrina, confessa di aver in moltissimi luoghi aumenta¬
te le quattordici ragioni ch'egli pubblicò, senza notare quali
fossero le sue aggiunte ; la medesima cosa avranno fatto gil
altri descrittori; ed ecco la sorgente delle tante contraddi¬
zioni. Per tal motivo il Riva nelle sue ricerche fissa, qual
norma che lo diriga, alcuni punti invariabili di Roma, sic¬
come il Tevere, e l'isola Tiberina. Roma ebbe la prima ori¬
gine in quel luogo ove erano stati esposti i figli della Vesta¬
le Rea; e quel luogo chiamavasi Palatium o monte Palati¬
no. Romolo lo chiuse di mura per quattro lati eguali, e cir¬
condô queste con una fossa detta Pomerium, cioè dopo il
muro. Lå dentro abitarono i primi Romani, e Numa vi eb-
be la sua Reggia, che fu poi resa da Augusto la cosa piu
magnifica, conservandole però sempre il nome di casa Pala¬
tina. Questa Roma primitiva si riguardô sempre come cosa
sacra e venerabile, e veniva detta urbs per eccellenza, come
osserva il Bianchini.
Ma dappoiché si cominciò a chiamar Monte Palatino que¬
la situazione che tuttora porta quel nome, niuno penso di
andare in traccia di un altra cui meglio si convenisse. Ep¬