LIERO IV.
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dello stipite, e lo sporto eguale alla sua grossezza.
Indi si scolpisca la cimasa lesbia (1) coll' astra¬
vio, al quale fedelmente si attennero Poleni, Galiani, Newton,
Ortiz. Ed anzi lo Stratico aggiunge, che facendola di un
terzo, e dovendo lo sporto eguagliarsi alla larghezza, riesci¬
rebbe questo eccedente.
(1) In che differisce la cimasa dorica dalla lesbia? Tutti i
commentatori cercarono di rispondere a questo quesito, pel
quale Vitruvio non offre alcuna dilucidazione. Ma, siccome
avvenne nella maggior parte dei passi non bene dichiariti dal
nostro autore, si trovò fra loro notabile discrepanza. Alcuni,
come il Filandro, vogliono che queste cimase in quanto alla
forma fossero perfettamente la stessa cosa, e che la loro varia de¬
nominazione provenisse dall’essere la dorica lasciata liscia,
e la lesbia ornata di sculture; non gran fatto discorde in ciò
dal Cesariano che considera la prima siccome ornata di fo¬
glie, e la seconda di piccioli globi scolpiti a guisa di basso
rilievo. Il Barbaro in vece le vuole diverse per costruzione,
e dice che la dorica dicevasi dall'essere usata nelle opere di
questa maniera, ma che non saprebbe determinare qual fos¬
se la lesbia, e solo dubita che non altro fossero queste ci¬
mase senon se la gola-dritta, e la gola-rovescia d'oggi¬
di; considerando poi l'astragalo lesbio siccome un mezzo
tondino. Il Baldo in ciò vi conviene, il Galiani lo segue e
determina che alla lesbia rispondesse la gola-rovescia, alla
dorica la dritta. Gl'interpreti posteriori si appigliarono par¬
te all'una, parte all'altra delle indicate esposizioni. L'autorità
dei codici, in forza di cui lo Stratico non accetta di buon grado
la correzione del Poleni fatta nel testo con leggere summa
scalptura in luogo di sima scalptura, farebbe credere valida
la opinione del Filandro, a cui pare che si uniformi l'Ortiz,
quando espone che la cimasa dorica differisce dalla lesbia in
quanto che gli ornati nella seconda sono meno rilevati che
nella prima. Aggiunge poi lo Spagnuolo che in quanto all'a¬
stragalo si accorda pienamente col Filandro, riguardando il
dorico liscio, ed ornato il lesbio; ammendue però essendo di
forma circolare, siccom'è proprio di tutti gli astragali. E
che si praticasse di ornarli con isculture, lo mostrano gli a¬
vanzi dei monumenti antichi ; quindi si potrebbe credere che
i Lesbii fossero i primi ad ornarli in siffatta guisa, per cui
da loro lesbii venissero denominati. Vitrnvio poi non fa co¬
noscere se la cimasa, e l'astragalo dovessero ornare tutto il
perimetro della porta; la pratica però sembra che fosse ta¬
le. Ben leggendo poi il testo vitruviano, ci sembra che deb¬
basi intendere nel modo seguente: „ la cimasa si farà di una