Full text: Lib. IV (4)

55 
CAPO VI. 
viore, sia a perfetto livello colla sommilà de capi¬ 
telli delle colonne, che sono nel pronao: la luce 
rault, dal Galiani, dall'Ortiz, mostra quell'ornamento da por¬ 
si sopra la porta con le lettere BGLE. Questa corona viene 
dal Filandro detta a ragione deforme; ed il Cesariano evitò 
quella deformità nella figura da lui immaginata, ma però la 
sua spiegazione ed i suoi commenti sono cosi oscuri, da non 
poter facilmente conoscere se ciò ch’ egli spiega coll'ajuto 
della figura accordi col testo vitruviano. Il Newton però os¬ 
servando la deformità che proviene dalle figure degli altri 
interpreti, spiega diversamente la cosa. Offre due esempj an¬ 
tichi di porte, nelle quali la corona superiore sta nella stes¬ 
sa linea orizzontale cogli abachi dei capitelli; ed uno di que¬ 
sti è il tempio dorico di Cora, l’ altro quello della Sibilla 
in Tivoli. Ma in ammendue l'altézza dal pavimento al lacu¬ 
nare si vede divisa in tre parti e mezzo, e due e mezzo di 
queste vengono occupate dall' altezza della porta. Adottata 
questa misura, si ottiene una porta, i cui membri disposti 
secondo le proporzioni vitruviane, non eccedono deformemen¬ 
te, e la corona superiore sta nella stessa linea cogli abachi 
dei capitelli. Quindi è probabile che nel testo vitruviano vi 
sia incorso un errore, e che invece di leggere che si debba¬ 
no attribuire all' altezza della porta due delle tre parti'e 
mezzo, si debba leggere due e mezzo di queste tre e mezzo. 
Soggiunge poi che generalmente nelle porte antiche non si 
riscontra l' altezza osservata nei tempj di Cora e di Tivoli, 
e che per la maggior parte convengono col testo vitruviano, 
cioè hanno due delle tre parti e mezzo, in cui si divide l'al¬ 
tezza dal pavimento al soffitto, come nei tempj della Fortu¬ 
na Virile, della Concordia e di Vesta a Roma, e in quello 
di Pola in Istria; ma che però nuna di queste é del ge¬ 
nere dorico, nè attico, ma bensi di quello che Vitruvio 
chiama jonico; dovechè quelle di Cora e di Tivoli sono 
attiche, dette anche doriche da Vitruvio. Fra le porte an¬ 
tiche però quelle, che hanno la corona posta nella stes¬ 
sa linea degli abachi dei capitelli, non corrispondono al te¬ 
sto vitruviano riguardo all' altezza, e quelle, che vi corri¬ 
spondono, non hanno la corona cosi collocata; né puo in es¬ 
se avere questa disposizione, a meno che qualche membro 
della trabeazione non riceva una sproporzionata dimensione 
con grave detrimento della bellezza. Quindi la porta dorica 
dovrà avere due parti e mezzo delle tre e mezzo, in cul fu 
divisa l' altezza dal pavimento al lacunare, e la jonica due 
sole; « si deve attribuire l'errore indicato agli ammanuensi; la
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer