Full text: Vitruvius: Dell' architettura di Marco Vitruvio Pollione libri dieci

CAPO X. 
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vole nè ricevere né produrre fiamma o carbone. Hanno codesti alberi 
le foglie somiglianti a quelle del pino: il legname è diritto e manegge 
vole per i lavori riserbati, niente meno dell'abete; e tramandano la ragia 
liquida del colore del mièle attico, la quale serve anche di medicamento 
per i tisici. 
Ho trattato di tutte le specie de' Legnami, e delle proprietà ad essi dalla 
natura attribuite, non che del modo con cui si producono: rimane ora 
ad esaminarsi perchè non sia cosi buono quell' abete che in Roma si 
chiama superiore, come lo è quello che chiamasi infériore, il quale è di 
grande uso e durata negli edifizj. Spiegherò dunque su di ciò come dalla 
qualità de' luoghi sembrino derivare o i loro difetti, o le loro buone 
qualità, acciocchè queste cose siano palesi a coloro che amino d'esserne 
istruiti (1). 
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CAPO X. 
Dell' abete di qua e di là dall' Apennino. 
monte Apennino mette le prime radici nel mare Tirreno, e'si pro¬ 
lunga verso le Alpi da una parte, ed i confini della Toscana dall'altra. L 
giogo poi di questo monte, inclinandosi, tocca verso il mezzo della sua curva 
le spiagge del mare Adriatico, e giugne serpeggiando fino allo Stretto di 
Messina. La sua curvatura interiore adunque, la quale guarda la Toscana 
e la Campania, è amenissima; perciocchè ella è continuamente esposta 
alla forza de’ raggi del Sole: la parte poi di là, che pende verso il mare 
di sopra, è soggetta all' aspetto Settentrionale, ed è ripiena di luoghi om¬ 
brosi, e di non interrotti opachi boschi. Quindi gli alberi che nascono da 
quella parte, nutriti dal continuo umido, non solo crescono a smisurata 
altezza, ma le loro vene anche riempiendosi di soverchio umido si gon- 
fiano, e saziansi d’ acqua. Onde quando sono tagliati e puliti, perduta la 
vegetazione naturale, e seccati, perdono la consistenza delle fibre, e di- 
ventano per la porosità deboli e spossati, e non possono perciò nem¬ 
meno aver durata negli edifizj. Quelli invece che nascono in luoghi si¬ 
tuati in faccia al corso del Sole, non essendo cosi porosi, seccati s' in¬ 
duriscono ; poichè il Sole estrae non solamente l’umido dalla terra, ma 
anche dagli alberi. Onde quelli che sono in luoghi aperti, essendo più 
sodi per la densità delle fibre, non avendo larghi pori, e mancando 
struzioni degli edifizj, da’ quali potrà ognuno ap¬ 
(1) Palladio, (lib. XII. Nov. tit. 13): Scamozzi 
pieno istruirsi, qualora non bastasse quanto qui 
(lib. VII. cap. 23 e seg.): il Milizia (Princ. d'Arch.); 
ha detto Vitruvio. 
ed altri Trattatisti d'Architettura, o d'Agricoltura. 
parlano a lungo de' legnami da usarsi nelle co¬
	        
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