Full text: Vitruvius: Dell' architettura di Marco Vitruvio Pollione libri dieci

LIBRO VII. 
minore ciascuno di quanto ne puô stringere una mano ; disteso il quale 
vi si soppraponga lo smalto, in cui, se sia fatto di nuovo, si mescolera 
una parte di calcina ad ogni tre del medesimo ; e se sara rinnovato, 
la sua dose sara di cinque parti di esso, e due di calcina. Quindi lo 
smalto si assoderà, facendolo battere a spéssi colpi di mazzeranghe da 
uomini robusti, cosicché, battuto e terminato che sia, rimanga di non 
minore grossezza d'once nove. Al di sopra di questo va distesa l'anima, 
che si fa mescolando tre parti di cocci o ciottoli con una di calcina, 
ed in guisa che codesto strato non resti minore della grossezza di sel 
dita. Sopra l'anima facciansi i pavimenti a perfezione livellati colla riga, 
siano codesti formati o di commesso, ovvero a mosaico. E quando sara 
tutto cio eseguito all' altezza divisata, si levigheranno in guisa che, se 
saranno di commesso non vi rimanga il menomo rialzamento negli scudetti, 
siano dessi di qualunque forma, o triangolari, o quadrati, od esagoni; 
ma restino fra loro le commessure a perfezione spianate. Che se poi 
il pavimento sia fatto a mosaico, nel levigarlo non vi hanno a rimaner 
punte, ma debbono tutti gli angoletti esser egualmente spianati: imperoc¬ 
ché, se non saranno codesti angoletti in esatto piano, non verà fatta à 
dovere, com’esser dee, la levigatura. Ancora quegli ammattonati a spiga (7, 
all' usanza di Tivoli, richieggono diligenza nel farli, acciocché non v 
rimangano fossette, e nemmeno rialti, ma siano spianati e strofinati à 
fil di risa. Sopra codesta levigatura, supponendo sempre che ella sia per¬ 
fettamente eseguita, si cernisca dappoi polvere di marmo, e vi si stenda 
sopra una crosta fatta di calcina ed arena 2. 
OOII 
Tra le strutture de pavimenti vi è quella 
modo regolare era di 
l' uno accant 
re i mattoni 
formare un lave 
d alla s 
to stratos 
Agaoi si 
atum; e de 
jetruzze 
liceva rud 
a molto tempo in qua si fanno varj 
des contusi cu 
R. la ducl 
scavi, sotto gli auspicj di 
ompendiatore Vi 
0 la Gre 
podere denor 
nche le piccole 
te miglia, 
nti o sch 
chi ruderi di una Vi 
poi race 
dicevansi rudus no 
nute iscrizioni in 
pelava red 
con lusso : alcune 
frantumi 
Cajo Béllico. 
che essa g 
muri costi 
to a mu¬ 
si rinvenne 
ele. 
pe uo 
nento ad opus picatun, 
us novum. 
va il terzo stre 
i del grano 
ed era compo¬ 
ches ài potami d cocd unt 
o coperto coll' 
ce formato di cocci di va 
mosaico, o 
ati con calcina: il ch 
aliti del 
ui in sé 
imento. 
bono es 
ar togliere le fossette o r 
i anche 
piano terra: il secondo sopra 
(2) Cioè, per empiere le pi 
irvare lo strato 
messure, ne 
soffitte, ma al co 
dil terzo sopri 
perto; et 
in d nend . pe ons 
esi ved 
hrà in appreso. 
chi allo scoperto, com
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer