Full text: Vitruvius: Dell' architettura di Marco Vitruvio Pollione libri dieci

CAPO VII. 
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di quelle di soto; e l'intavolato co suoi adornamenti un quinto della 
medesima colonna. Cosi parimente ove occoresse porvi il terz' ordine. il 
piedestalle corrispondente sarà alto la metà di quello del second' ordine. 
e le colonne ancora il quarto meno alte di quelle dell ordine di mezzo; e 
parimente l' intavolato di esse colonne avà un quinto della loro altezza¬ 
Non possono però le medesime simmetrie corrispondere in tuti i teatri 
alle medesime regole, e produrre lo stesso effetto: ma dee l'Architetto au¬ 
vertire à quelle proporzioni che sono da segursi per ottenere la simmetria. 
ed attenersi a quelle regole colle quali conviene modificare le misure per 
conformarsi alla natura del luogo, ed alla grandezza dell'opera. Imperoc¬ 
che sonovi alcune parti le quali è indispensabile, tenerle sempre della mede¬ 
sima grandeza, vogliasi in un teatro piccolo overo mn uno grande, e cio 
per effetto del loro uso: quali sono il gradi, i rpiani, i plutel,I Passagg, 
le scale, i pulpiti, i tribunali (), ed altre cose che vi occorrono di fare. 
nelle quali la necessità costringe allontanarsi dalla solita simmetria per 
non impedirne l'uso. Parimente ove, per la scarsezza dei materiali, man¬ 
cassero marmi, legname, ed altre cose necessarie per la fabbrica, l 
toglièere e l'agglugnere alcun poco, purchè ciò non si faccia capriccosa¬ 
mente, ma bensi con giudizio, non sarà giammai fuor di proposito: ma 
perché cio avvenga, dovrà l'Architetto esser esperto, né privo d'imma¬ 
ginativa e sottigliezza d' ingegno. 
Anco la Scena avrà le sue parti ragionate, cosicché la porta di mezzo 
sia ornata a guisa di Aula reale: a destra ed a sinistra saranno le Fore¬ 
sterie (2), ed appresso a queste i luoghi destinati per le Decorazioni; 1 quali 
dai Greci chiamansi Periacti, perchè in essi stanno le macchine triangolart 
che si girano 6), aventi ciascuna tre specie di decorazioni diverse, le 
quali, o cambiandosi il soggetto dell' opera, o giugnendo gli Dei accom¬ 
pagnati da’ tuoni repentini, si girano, e cambia col loro volgersi l'aspetto 
della decorazione. Appresso questi luoghi seguono poi gli angoli delle can¬ 
tonate che sporgono innanzi, ove sono gl' ingressi di fianco pe' quali si 
entra nella Scena, fingendo venirsi per l'uno dal foro, e per l'altro dalla 
campagna (4). 
() Pel Tribunale dovrebbe intendersi il Timele, 
per essere rimirati da tutto il teatro, dovettero es¬ 
parte del teatro greco, siccome lo chiama Polluce 
sere posti in facciata, e lungo la fronte della scena; 
iua vga, aut tribunal quoddam est. I Latini non 
e saranno anche stati assicurati al piede ed alla 
ebbero alcun bisogno di questa parte, poichè face¬ 
sommità perchè non impedissero gl' ingressi alle 
vano tutte le azioni sul palco, il quale era assai 
cantonate. Anche addentro gl' ingressi medesimi 
ampio : potéva piuttosto presso di loro essere un 
delle cantonate dovevano aver luogo distinte de¬ 
pulpito, ove stesse l'Annunziatore degli spettacoli. 
corazioni, siccome accenna Polluce. Codeste mac¬ 
(2) Le porte Ospitali erano quelle che succede 
chine triangolari portavano in ogni faccia una di¬ 
vano immediatamente presso la porta regia di mezzo 
pintura diversa, per mutare la scena, a norma delle 
Esse erano ornate per di dentro a guisa di case 
circostanze della rappresentazione. 
destinate per alloggio de' forestieri. Allorché si re¬ 
(4) Pare che codesti ingressi delle cantonate 
citava la Tragedia, la porta destra soltanto spet- 
servissero agli attori per entrare in iscena, come 
tava ai forastieri. 
Vitruvio e Polluce si esprimono; il primo dicen¬ 
(3) Codesti prismi versatili di figura triangolare, 
do : Una a foro, altera a peregre aditus in sce¬
	        
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