PREFAZIONE
dovesse occuparne più di tre. Il cubo poi è un solido di sei facce qua¬
drate, eguali fra esse e piane; il quale gittato, rimane stabilmente fermo
su quel lato su cui poggiasi, finchè non ne sia mosso, come sono an¬
cora le tessere che i giuocatori gittano sul tavoliere (). Egli poi sembra
che con codesta similitudine del cubo abbiasi voluto intendere che sif¬
fatto numero di versi, in qualunque maniera si appresenti, possa con
più sicurezza e stabilità ritenersi a memoria.
Anche i comici Poeti della Grecia hanno diviso in parti le loro favole,
frapponendovi i Cori de' cantanti, ed in questa guisa facendo le parti con
proporzione cubica, procacciano mercè codesti intermezzi riposo agli attori.
Essendo adunque tali cose da'nostri maggiori osservate, dedotte siccome
da naturali principj, e veggendo che quelle che io debbo scrivere riusci¬
ranno per molti nuove ed oscure, ho stimato perciò doverle esporre entro
brevi Libri, si che più facilmente possano essere intese da’ leggitori. E per¬
ché appunto siano pronte a comprendersi le ho in siffatto ordine disposte, si
che non abbia chi le cerca ad andarle separatamente raccogliendo, ma
bensi le possa avere in un sol corpo diviso in più Libri; ed in ogni Li¬
bro trovare le spiegazioni di ciascheduna specie.
Per la qual cosa, o Cesare, avendo esposto nel terzo e quarto Libro
le regole de' sacri Templi, tratterò in questo le disposizioni dei Luoghi
pubblici; e primieramente dirò come si abbia a formare il Foro, poichè
quivi da’ Magistrati si amministrano gl’ interessi pubblici e privati.
ichi il VI. in sè medesimo risulta il quadrato di
su tavoliere,
olla mano oppi
ussolo quadra
una specie di
um. XXXVI. moltiplicato per
igura recatacene
i su tutto questo paragraf
dice che
Commentatori di Vitru
e degli Spettacol.
segno. Ed a
Komani
okazioni
soddisfa.
a
do: Fortasse Vitruvius non
jorae in hoc praecepta: aut
e Nummarie, Militai
t' altri anche questo
aliquod refertur praeceptum
era l'uso e la specitica diffe¬
strando d
quas in alveo lu
orise
unt. Le Tesse.
i da Vitruv
pari, ers
più chiara l'idea del cubo
o i nostri
uso antichi
aze a chi av
quali è cubica,
a' Greci e da’
come da no
toria in que' sanguinosi f
si con due, gettandoli s
ull'aleo, cic
battimenti.