LIBRO 1.
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39. Ne'luoghi poi, dove basse sono le paludi,
e non hanno scoli nè pei fiumi, nè per le fosse,
come son le Pontine (1), stagnando imputridisco¬
rò su quelle vaste ruine l'impressione del suo benefico ge¬
nio. Aquileja invocherà sempre la pietà di quelli che impe¬
rano sopra di essa: gli studiosi delle antichità non possono
che camminare sulle sue ceneri, e diseppellire le sue memo¬
rie.
(1) La pianura abbracciata sotto il nome di palude Pon¬
tina è di cirça 180 miglia quadrate, situata nel Lazio, ossia nella
campagna di Roma, dove trovavasi un tempo Pomezia citta
dei Volsci. Confina a mezzogiorno col mare, ad oriente col
monte San-Felice e col lido di Terracina, a settentrione con
le colline che provengono da Velletri, ed a ponente con le
campagne di Cisterna. Le acque, che concorrono a formar
queste paludi, provengono dalle coufluenze di parecchi fiu¬
mi, fra i quali si distinguono l'Amaseno, l'Ufente, la Ninfa
e la Teppia. L' esalazioni di queste paludi sono si dannose,
che ad esse si attribuiscono le infezioni dell'atmosfera della
stessa città di Roma, benché ne sia distante per circa 45
miglia. Gli antichi Romani eseguirono lavori immensi per dis¬
seccare di queste paludi, fra 1 quali si crede essere stato il
primo Appio Claudio, che le fece attraversare dalla celebre
strada, dal suo nome detta la via Appia. Cesare ebbe lo stes¬
so progetto, ma fu prevenuto dalla morte, ed il suo divi¬
samento fu mandato ad esecuzione da Augusto; ma a fron¬
te di ciò al tempo di Plinio quelle paludi continuavano ad
infettare l' aria di Roma. Ai tempi della decadenza del¬
l' impero romano quei lavori furono interamente negletti,
e fra i Papi, Bonifazio VIII. fu il primo che nel 1294 li fe¬
ce ripigliare. I suoi successori vi continuarono, però de¬
bolmente, fino a Sisto V, che lasciò desiderio di sè dopo la
sua morte agli amatori della pubblica salute, poichè i Papi
che vennero dopo di lui imitarono i suoi predecessori; e co¬
si restò la cosa fino a Pio VI, il quale ripigliò l'impresa con
quell'ardore che deve animare ogni buon principe pel bene
de' suoi popoli. Gli estensori del nuovo dizionario di storia
naturale all'articolo marais, che scrivevano nel 1818, dicen¬
do della possibilità dell' asciugamento delle Pontine, dietro le
livellazioni eseguite nel 1759, mostrarono non molto lodevol¬
mente d'ignorare quanto fecero e scrissero su questo propo¬
sito Gaetano Rappini ed Eustachio Zanotti nel 1777, 1 qua-
li diedero a conoscere non solo la possibilità, ma altresi la