Full text: Tomo II (2)

posso occorrere in questa parte che mi rima¬ 
ne deuli altri cinque libri, si è la mancan¬ 
zu de' monumenti sulle macchine organiche, 
e belliche ; e le figure che fino ad ora se ne 
sono spacciate, hanno tutte ombra d'ideale. 
Quello che vi ha di piû sicuro è quello, che 
al primo incontro ci sirofferisce, il libro se¬ 
sto delle abitaziout degli antichi , su del 
quale ho creduto d'intendere Vitruvio nella 
maniera piu semplice, non facendomi siste¬ 
matico, e sopra tutto non mi è paruto di 
dover ammendare il Testo, se non dove ho 
rayvisato. esservi manifesta contradizione. Le 
gorrezioni soverchie rendono, per mio avviso, 
pur troppo dubbioso il Lettore, e meno si 
persuade; chi sopra vi studia, rimatendo 
vieppiù nell'oscurità. Certi stiramenti di vo- 
ci, fuori dell'antico loro senso, con giri di 
parole, per avventura potrebbono dar piace¬ 
re a'popoli dell'Indie, non glammai à nasu- 
ti critici dell' Italia per far loro credere che 
Vitruvio ha assai diversamente parlato da 
quello, che l'etimologia delle voci da greci 
e da' latini fonti ce ne addita. Se tutto que- 
sto mio lavoro non sara creduto sulficiente ad 
ispianare le difficoltà Vitruviane, cingasi pu- 
re la giornea chi della Letteratura, e dell' 
Architettura nel nostro secolo porta il van- 
to, e la sicurezza di riuscirvi in questa in- 
trapresa, che farà cosa gratissima, et ma- 
gnus mihi eris Apollo
	        
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