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si riscaldata sortisce colle sue vene dalla terra, ou¬
de ella non vi puó per lungo tempo rimaner ta¬
le, ma in breve tempo divien fredda; conciosiac¬
che quando per natura fosse calda, non perdereb¬
be mai il suo calore ; siccome non perde mai il
sapore, l'odore, ed il colore, perche codeste qua¬
lità sono elleno ne' suoi interstizj, onde l' acqua
ne rimane come condita, e con esse méschiata
CAPO III.
Di alcune acque particolari
Vi hanno poi alcuni fonti caldi, da quali scor¬
re acqua di ottimo sapore; ed ella è tanto gusto¬
sa a bere, che non vi si potrebbe bramar di van¬
taggio ne a quella della fontana nel bosco delle
Camene, (1) ne a'doccioni della Marzia. (2) Que¬
sto naturalmente per queste cagioni avviene, per-
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(1) Ella è codest' acqua fuori di porta Capèna, in og-
gi porta S. Sebastiano. Stando quest acqua in una valle non
entrava per acquidotti in Roma. Vi entrava pero l'acqua
Appia, come si ha da Frontino
(2) L'acqua marzia entrò in Roma, come si ha da
Frontino, anno ab Y. C. 608. Ser. Sulpitio Galba cum L.
Aurelio Cotta Coss.; cosi nominata da Marcio, ch'ebbe l
incombenza dal Senato d'introdurre acque nuove