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fa un filo, (1) di mattoni da una parte, ed uno
di mezzi mattoni dall'altra; e cosi alzandovi da
una parte, e dall' altra a livello le due facce di
muro, si collegano scambievolmente con codesti
ordini verticali di mattoni ; e i mezzi mattoni (2)
cosi posti venendo a cadere in mezzo sopra le
commessure, recano da ambe le parti sodezza, ed
eleganza. Nella Spagna ulteriore vi è Calento,
nella Gallia Marsiglia, e nell'Asia Pitane, ove i
mattoni quando sono spianati, e giá secchi, get-
tati nell'acqua stanno a galla. Sembra, che il po¬
ter eglino galleggiare avvenga perche la terra del¬
la quale sono fatti è pomicosa, ed essendo cosi
leggiera, rassodata (3) ch'è dall'aria, non riceve,
ne assorbe punto d'umore. Essendo dunque quella
ferra di proprietà leggiera, e rada, ne permetten-
(1) Da questo passo Vitruviano si ha la differeuza tra
cherus ed ordo. Questa seconda voco indica la fila orizzon-
tale che si fa de mattoni, o shorus signifiea il complesso
delle sile, che si alzano verticalmente l'una sopra dell'altra,
Vedi il Diz. Vitr. alla voce Chorus, ed alla voce Ordines
laterum. Onde io qui traduco in italiano ordo per un filo
di mattoni, e chorii per ordini verticali di codesti mattoni
(2) La figura qui recata (TAV. IV. N. 3.) ne darà
il pieno schiarimento a quanto ha inteso di dire Vitravio.
Nel parre poi in opera i mattoni deesi avere l'avvertenza
di alluegarveli come stavano distesi nell'aja, acciò facessero
miglior presa
(3) Vedi il Diz. vitr. alla voce Selidare