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seste, descrivendo un cerchio. Si osservi parimen¬
te dopo mezzo giorno l'ombra di questo gnomo¬
ne, che va crescendo, e subito che toccherà la
circonferenza del cerchio, sicche sarà l'ombra del
giorno eguale a quella della mattina, ivi si segni
un punto. Facciasi dipoi centro in ambedue code¬
sti punti, e si descrivano due curve che s'inter¬
seghino, e per il punto d'intersezione si tiri al
centro di mezzo una linea retta, prolungandola fi¬
no all'estremità del cerchio, perche questa indi¬
cherá la meridiana, e’l Settentrione. Ciò fatto si
prenda la decimasesta parte di tutta la circonfe¬
renza, e fatto centro in quel punto ov'ella tocca
la meridiana, si segnino in essa circonferenza i
punti da destra, e da sinistra; cioè tanto dalla
parte di mezzo giorno, quanto di settentrione; e
quindi per questi quattro punti si tirino fino alla
circonferenza le linee, le quali s'intersegheranno
nel centro di mezzo. Cosi si avrà un'ottava parte
per l'ostro, ed una per la tramontaua; le altre
ottave parti, tre a destra, e tre a sinistra, egual-
mente grandi, debbonsi distribuire in tuttà la cir¬
conferenza, in modo che nella figura sienvi dise¬
gnate otto parti eguali per gli otto venti. Dipoi,
come sembra doversi fare, si dirigeranno per gli
angoli fra due direzioni de' venti le delineazioni
delle piazze, e de'capi delle strade. Ed in que¬
sta maniera con si fatta distribuzione si verrà a
tener lontana dalle abitazioni, e dalle strade la
increscevole violenza de'venti. Imperciocche se le