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ria, non sono un' ideale Architetto ; mi contentai
soltanto in parecchj viaggj da me fatti per la mas-
sima parte dell' Italia di misurar con esattezza
quel che ho trovato realmente rimastoci di tanti
superbi Anfiteatri, Teatri, Terme, Tempj, Ar-
chi Trionfali, Ponti, Mausolei ec., e se un gior-
no avró agio, vedrò di pubblicare delle cose sfug
gite agli occhi degli altri . A primavera, se al Ciel
piace, riprenderassi qualche altro scavo intorno a
uesto nostro Edificio, e spero poi d'essere in gra¬
do di darvi quello, che ora non oso.
Restami al presenté di parlarvi del dietrosce¬
na. Primieramente v'è una sala, o galleria lun¬
ga palmi 104. quanto il diamerro dell' orchestra
ne'cui lati ergevansi due camere lunghe palmi 52.,
e tanto esse che lamentovatasala o galleri
hanno di larghezza palmi 18., e da queste passa¬
vasi per due porticine ai fianchi del dietroscena
volgendosi verso l' ultimo muro, che serra in linea
retta a Settentrione tutto l'Edificio, ov'e un corri-
dore largo palmi 10.
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palmi due, e due terzi; perlocchè la proporzione della lo-
10 altezza sarebbe presa dal quarto del diametro maggiore
dell' orchestra, e non dal minore diametro. Le colonne poi
superiori sarebbono grosse palmi 2., ed alte 20., dimi-
nuendo la quarta parte in grossezza, come vuole Vitruvio;
c computandovi i cornicioni, ed il seconde, e ! terze pe¬
dio, si può compire l'enunziata altezza