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lente pratico, che profondo teorico, non dubito al
certo, che non lieve utile derivar possa a' Profes¬
sori dell'Architettura la nuova Traduzione, che
dar volete alla luce del più antico, del più inte¬
ressante Autor della medesima, che sia a noi per-
venuto, del gran Vitruvio. Molti valent Uonini
presero ad illustrailo con note, comenti, e disser¬
tazioni, ma riman tuttavia, là, e quà non lieve-
mente oscuro, ed equivoco. Chi vien dopo con
nuove esservazioni, con più maturo ésame, colla
scoperta di antichi monumenti puó colpire nel
senso più vero. Postomi da 25. e piû anni a
questa parte ad illustrar le antichitä della mia
Patria, impresi, e tentai varj scavi, colà dove
ammiransi i superbi avanzi del Teatro, de'Mau-
solei, delle Terme, e di altri edifici dilla vec¬
chia Città, non contento di quel poco, che sovra
terra tuttora rimane. L'immortal Pio VI. provi-
dentissimo Protettore delle Arti Belle, e delle
Lettere, che si degnó con singolar clemenza di
riguardare il mio nulla, accordommi amplissime
facoltá per far queste escavazioni, onde nella sta-
te dell'anno 1789. mi feci ad iscoprire gran par-
te de' sepolti avanzi del medesimo Teatro. Rin¬
venni avventuratamente molti gradi, o sedili de¬
gli Spettatori, le precinzioni, l'orchestra, il pulpi¬
to, il podio, o sia il piedistallo continuato delle
colonne della scena, molti rottami della quale
raccolsi; il portico, ed ogni altra parte spettante
alla pianta di quella stupenda fabbrica. Tolsi di