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conferenza del circolo descritto ; cosi appunto an¬
che gli Astrologi sogliono pratticare nella forma¬
zione delli dodeci segni celesti, atteso la conve¬
nienza che ha la musica co'pianeti (1)
D'uno di codesti triangoli si prenda un lato,
con cui si voglia determinare la fronte della sce¬
na, che terminera appunto ove dal lato del trian¬
golo si taglia la virconferenza del detto circolo,
E dal centro di esso circolo si conduca una linea
parallela a codesta fronte, la quale separi il palco
del proscenio dal sito od area dell' orchestra. In si
fatta guisa il palco si sarà tenuto più ampio che
non è quello de' Greci ; poichè tutti gli attori pres¬
(1) Questo confronto dell' astrologia colla musica, si
era gid accennato da Vitruvio. (L. 1. 1.) Fu creduto da
Pitagora che i cieli procedessero nei loro movimenti con
l'armonia della musica. Anche l'Architettura ha a commu-
ne cogli astrologi, e co musici nel determinare le propof=
zioni degli edifiéj, usando delle figure di geometria, comie
ha fatto Vitruvio ne teatri, ed al detto di lai ( l. 1. 1.)
avviene, perche omnibus doctrinis maltae res, vel emnes com¬
munes sunt. Anche colla fisica, e matematica può l'Archi¬
tettura aver confronte, usando della pakabola, e dell' iper-
bole. E che si dirchbe se gl' intercoloanj di Vitruvie fos¬
sero risoluti dalla linca parabelica? Veggasene la (Tav. VI.
N. T. 3. 4.) ove con lince punteggiate, restane deli-
neata codesta dimostraxione. (Vedi la mia geom. Prat. tom.
1. Pag. 10 4. e tem. 2. Pag. 81.)