PORIMIO.
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queste comparationi di cose speßo adiuiene egualità, & parità, cioè che tanto nel fondamento,
quanto nel tennine si troua ragione eguale, come dicendo, amico, o fratello: percioche l'ami¬
co è pari all'amico, il fratello al fratello, ne si troua ragione maggiore nell'uno che nell'al¬
tro termine. spesso anche si uede nelle cose riferite disparita, & disaguaglianza, come dire pa¬
trone & seruo, padre & figliuolo, maestro & discipulo, perche egli importa che si cominci
piu da uno, che dall'altro; & altra ragione è nell'uno termine, & altra nell'altro. Queste di¬
stintioni hanno gran forza a fare, che bene s'intendino le sei predette cose. percioche tutre sono
comparationi, & relationi, come si uederà qui sotto. Hauendo adunque Vitru. formato lo Ar¬
chitetto, cioè fattolo degno agente di tanti artificij; tratta della forma; percioche essendo la ma¬
teria imperfetta niuna cosa da essa si trarrebbe senxa la perfettione, & la forma; la quale con¬
siste nelle sei predette cose. Due fini si truouano delle opere, uno è il compimento, & finimento
del lauoro, come, quando si dice, l'opera è finita, & compita: l'altro è il fine della intentione;
che è, quando fornita l'opera si dice, io ho l'intento mio; come fornita la casa io sono difeso da i
uenti, & dal sole, & sicuro de i contrarij. Per uenire adunque al fine dell'opera, egli è neces¬
sario (se con arte ci uogliamo gouernare) procedere ordinatamente; & questo in due modi; pri¬
ma quanto alla quantità, & grandezza delle parti, poi quanto alla sostanzaicon qualità di esse
parti. nel primo è l'ordine, nel secondo è la dispositione. & perche la qualità si puo considerare
in se stessa, & comparandola alla forma, che all'aspetto, & à gli occhi si riferisce; però bisogna
che nell opera sia una certa qualitâ, che contenti, & diletti gli occhi de riguardanti; & que¬
sta è detta da Vitr. Eurithmia, della quale si dirà poi. Et perche non si propone l'opera infinita,
ma termninata in grandezza si del tutto, come delle parti; però bisogna, che oltra l'ordine ci sia
una corrispondenza delle misure trase, & al tutto comparate. che proposto che ci sia la misura
d'una sola parte, sappiamo le misure delle altre; & propostaci la grandezza del tutto sappiamo
la grandezza di ciascuna parte. & questa corrispondenza è nominata Simmetria, quasi concor¬
so, & corrispondenza di misure. Noi la chiamamo compartimento, i latini si serueno del nome
Greco. Ma perche l'opere che si fanno hauer deono autoritâ, & riputatione, & esser anche
alluso de mortali accommodate, & con prudenza dispensate; però uolendo noi ottennere le
prèdette cose, fa bisogno seruar quello, che si conuiene, che Decoro si chiama, & dispensare il
tutto, il che è posto nella distributione, dellequali cose si dirà poi partitamente, ponendo prima
sotto un aspetto la sopra detta sufficienza delle sei cose.
Secondo il prima è poi delle
ouero secondo la quantità. Smisure, cosi è l'ordine.
ouero in se
) Secondo la rispondenza delle
ouero secondo la qualità. misire, cosi è il comparti¬
cosi è la dispositione delle
mento.
parti.
Tutta la forma delle
opere si considera
ouero allo aspetto. cosi è la Eurithmia.
ouero riferita ouero alla conueneuolezza. cosi è il Decoro.
ouero all'uso. cosi è la distributione.
Noi distintamente ragioneremo di ciascuna parte, & prima dell'ordine.
Ordine è moderata attitudine de i membri dell'opera, partitamente, & rispetto a tut
ta la proportione al compartimento, ilquale si compone di quantità.
Perche in molte cose rit rouamo ordine, dispositione, decoro, distributione, & le altre par
ti sopradette, però diremo che questi termini sono generali & communi: & come generali, &
communi hanno le loro diffinitioni nella scienza generale, & commune, che è la prima detta
Metaphysica. Ma quando alcuno artefice uuole applicare alcuna di quelle parti alla propria co
gnitione, restrigne quella iniuersalità al particolare, & proprio dell'arte sua. come si uede al
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