SESTO
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ranno serrati da i cunei oltra le traui, & i capi de i sopralimitari, prima la materia solleua¬
ta dal carico non si aprirà. Dapoi se per la uecchiezza faranno alcun danno facilmente
senza puntelli si potrà mutare. Questo si uede in alcuni edifici in Roma, che ne i pareti sono
gli archi con i cunei rispondenti al centro, & sopra i limitari delle porte, & sopra i sogli delle fi¬
nestrem, i quali alleggerisceno il peso grandemente de i pareti, quando sono ben fâtti, & danno
commodita di acconciare, & rimediare a i danni senza appuntellare, & senxa far armature.
Similmente quelli edifici, che si fanno a pilastrate, & con le diuisioni de i cunei rispon¬
dendo le congiunture al centro, si rinchiudo in arco.
Qui pare che Vitr. tocchi l'opera rustica, doue sopra le porte i cunei di grosse pietre in arcosi
serrano, & le bugne, che cosi chiamo le diuisioni de i cunei, rispondeno al centro, & accenna,
che questi lauori si fanno a pilastrate, cioè a colonne quadre, & hanno di sopra gli archi, & le
fornici, & non gli architraui, & ci dà un precetto degno da esser osseruato: imperoche dice,
che le ultime pilastrate si deono fare di spatio piu larghe, che le mexane, & ne rende la ragio¬
ne. Dice adunque.
In queste fabriche fatte a pilastri, le ultime pilastrate si deono fare di spatio piu largo,
accioche habbian forza di resistere quando i pareti oppressi da i carichi per le congiuntu¬
re, che si stringono al centro, si allargheranno le imposte, o quelle pietre, che stanno di
sopra oltra il cuneo di mezo. Et pero se le pilastrate angulari saranno di grandezza mag.
giore, contenendo i cunei faranno l'opere piu ferme. Dapoi che in tal cose si hauera
auuertito di porui diligenza, allhora niente dimeno si deue osseruare, che tutto il resto
della muratura risponda a piombo, nè pieghi in alcuna parte. Ma grandissima deue es¬
ser la cura delle fabriche, che si fanno al basso, & nelle fondamenta, percioche in quelle
l'assunanza della terra suol partorire infiniti difetti, perche la terra non puo esser sempre
dello istesso peso, che suol esser nella state, ma nel uerno riceuendo dalle pioggie la co¬
pia dell'acqua, cresce, & col peso, & con la grandezza disrompe, & scaccia spesso le sepi
della muratura: però accioche si dia rimedio a questo mancamento, egli si ha da fare in
questo modo, che prima per la grandezza dell assunanza della terra, si faccia la grossezza
della muratura, dapoi nelle fronti siano posti i contraforti o speroni, tanto distanti uno
dell'altro, quanto esser deue l'altezza del fondamento; ma sian della istessa grossezza del
fondamento; ma dal basso tanto habbiano di piede, quanto esser deue grosso il fondamen
to, ma poi a poco a poco inalzandosi si rastremino tanto, che di sopra siano cosi grosse,
quanto è grosso il muro dell'opera che si fa. Oltta di questo dalla parte di dentro uerso il
terreno come denti congiunti al muro a guisa di sega sian fatti, di modo, che ogni dente
tanto sia distante dal muro, quanto esser deue l'altezza del fondainento, & le murature di
questi denti siano della grossezza del muro. Similmente su le cantonate, quando si haue
ranno tirato dallo angulo di dentro, quanto occupa lo spatio dell'altezza del fondamento,
sia segnato da una parte, & l'altra, & da questi segni sia fatta una muratura Diagonale,
& del mézo di quella un'altra sia congiunta con l'angulo del muro, cosi i denti, & le mu¬
rature Diagonale, che non lascieranno che il muro calchi di tutta forza, ma partitanno
ritenendo l'impeto dell'assunanza del terreno. Il presente luogo dichiara, quello che nel
primo libro s'è detto al quinto capo, & è facilmente espresso da Vitr. però non ci accade altra fi¬
gura. Ma s'intende anche de gli speroni, che si metteno di fuori alle muraglie.
In che maniera le opere deono esser fatte senza difetto, & come deono esser auuertiti
quelli, che cominciano, io ho esposto. Ma del modo di mutare le tegole, gli asseri,
i tigni, non si deue hauer quel pensiero, che si ha delle sopradette cole; perche ageuol¬
mente si mutano, & però nè anche sono stimate cose sode. Io ho esposto con che ragio¬
ni, & in che modo queste cose potranno esser ferme, & ordinate. Ma non è in potere del
lo Architetto di usare, che materia li piace, perche non nasce in tutti i luoghi la copia
d'ogni