Full text: Vitruvius: I Dieci Libri Dell' Architettvra Di M. Vitrvvio

SESTO 
305 
ranno serrati da i cunei oltra le traui, & i capi de i sopralimitari, prima la materia solleua¬ 
ta dal carico non si aprirà. Dapoi se per la uecchiezza faranno alcun danno facilmente 
senza puntelli si potrà mutare. Questo si uede in alcuni edifici in Roma, che ne i pareti sono 
gli archi con i cunei rispondenti al centro, & sopra i limitari delle porte, & sopra i sogli delle fi¬ 
nestrem, i quali alleggerisceno il peso grandemente de i pareti, quando sono ben fâtti, & danno 
commodita di acconciare, & rimediare a i danni senza appuntellare, & senxa far armature. 
Similmente quelli edifici, che si fanno a pilastrate, & con le diuisioni de i cunei rispon¬ 
dendo le congiunture al centro, si rinchiudo in arco. 
Qui pare che Vitr. tocchi l'opera rustica, doue sopra le porte i cunei di grosse pietre in arcosi 
serrano, & le bugne, che cosi chiamo le diuisioni de i cunei, rispondeno al centro, & accenna, 
che questi lauori si fanno a pilastrate, cioè a colonne quadre, & hanno di sopra gli archi, & le 
fornici, & non gli architraui, & ci dà un precetto degno da esser osseruato: imperoche dice, 
che le ultime pilastrate si deono fare di spatio piu larghe, che le mexane, & ne rende la ragio¬ 
ne. Dice adunque. 
In queste fabriche fatte a pilastri, le ultime pilastrate si deono fare di spatio piu largo, 
accioche habbian forza di resistere quando i pareti oppressi da i carichi per le congiuntu¬ 
re, che si stringono al centro, si allargheranno le imposte, o quelle pietre, che stanno di 
sopra oltra il cuneo di mezo. Et pero se le pilastrate angulari saranno di grandezza mag. 
giore, contenendo i cunei faranno l'opere piu ferme. Dapoi che in tal cose si hauera 
auuertito di porui diligenza, allhora niente dimeno si deue osseruare, che tutto il resto 
della muratura risponda a piombo, nè pieghi in alcuna parte. Ma grandissima deue es¬ 
ser la cura delle fabriche, che si fanno al basso, & nelle fondamenta, percioche in quelle 
l'assunanza della terra suol partorire infiniti difetti, perche la terra non puo esser sempre 
dello istesso peso, che suol esser nella state, ma nel uerno riceuendo dalle pioggie la co¬ 
pia dell'acqua, cresce, & col peso, & con la grandezza disrompe, & scaccia spesso le sepi 
della muratura: però accioche si dia rimedio a questo mancamento, egli si ha da fare in 
questo modo, che prima per la grandezza dell assunanza della terra, si faccia la grossezza 
della muratura, dapoi nelle fronti siano posti i contraforti o speroni, tanto distanti uno 
dell'altro, quanto esser deue l'altezza del fondamento; ma sian della istessa grossezza del 
fondamento; ma dal basso tanto habbiano di piede, quanto esser deue grosso il fondamen 
to, ma poi a poco a poco inalzandosi si rastremino tanto, che di sopra siano cosi grosse, 
quanto è grosso il muro dell'opera che si fa. Oltta di questo dalla parte di dentro uerso il 
terreno come denti congiunti al muro a guisa di sega sian fatti, di modo, che ogni dente 
tanto sia distante dal muro, quanto esser deue l'altezza del fondainento, & le murature di 
questi denti siano della grossezza del muro. Similmente su le cantonate, quando si haue 
ranno tirato dallo angulo di dentro, quanto occupa lo spatio dell'altezza del fondamento, 
sia segnato da una parte, & l'altra, & da questi segni sia fatta una muratura Diagonale, 
& del mézo di quella un'altra sia congiunta con l'angulo del muro, cosi i denti, & le mu¬ 
rature Diagonale, che non lascieranno che il muro calchi di tutta forza, ma partitanno 
ritenendo l'impeto dell'assunanza del terreno. Il presente luogo dichiara, quello che nel 
primo libro s'è detto al quinto capo, & è facilmente espresso da Vitr. però non ci accade altra fi¬ 
gura. Ma s'intende anche de gli speroni, che si metteno di fuori alle muraglie. 
In che maniera le opere deono esser fatte senza difetto, & come deono esser auuertiti 
quelli, che cominciano, io ho esposto. Ma del modo di mutare le tegole, gli asseri, 
i tigni, non si deue hauer quel pensiero, che si ha delle sopradette cole; perche ageuol¬ 
mente si mutano, & però nè anche sono stimate cose sode. Io ho esposto con che ragio¬ 
ni, & in che modo queste cose potranno esser ferme, & ordinate. Ma non è in potere del 
lo Architetto di usare, che materia li piace, perche non nasce in tutti i luoghi la copia 
d'ogni
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer