Full text: Vitruvius: I Dieci Libri Dell' Architettvra Di M. Vitrvvio

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DERZO. 
imembri, come del tutto, dalla quale procede la ragione de i compartimenti. 
La somma di tutto quello, che dice Vitr. cerca le fabriche pertinenti alla religione è, che pri¬ 
ma egli dimostra la necessità di conoscer la forza delle proportioni, & delle commensurationi, 
che si chiamano simmetrie da greci, dapoi dichiara donde è stata presa la ragione delle misure, 
& tratta della compositione de i Tempij, & considera prima tutto quello, che si rappresenta di 
fuori, & da lunge allo aspetto da diuerse figure, & forme di tempij, & in questa parte tocca 
cinque maniere di Tempij, con le ragioni di ciascuna, & dichiara ib modo di fondare, lornamen 
to delle colonne, de i capitelli, de gli architraui, de i coperti, & frontispicij, & altre cose perti¬ 
nenti a quello, che si uede difuori, come sono gradi, poggi, piedistali, sporti, rastremamenti, 
gonfiature, aggiunte, canalature, & simili cose, secondo i generi delle fabriche. Viene poi al¬ 
le parti di dentro, & distintamente ragiona delle misure, lunghexxe, larghexxe, & altexxe de 
iTempij, delle celle, de gli antitempij, de gli altari, delle porte, & di tutti gli ornamenti che 
conuengono alle predette parti: la onde niente lascia al desiderio nostro, conchiudendo tutta la 
presente materia, nel terzo, & nel quarto libro. Dice adunque, che per edificare i Tempij bi¬ 
sogna conoscere la ragione del compartimento, & questo douer essere con somma diligenxa da gli 
Architetti conosciuto. Di questo la ragione è in pronto: perche, se bene ogni fabrica deue esser 
con ragione compartita, & misurata, nientedimeno considerando noi quanto la diuinitâ eccede la 
humanitâ, meritamente douemo, quanto si puo di bello, & di raro, sempre mai operare, per ho 
nore, & osseruanza delle cose diuine. & perche di diuina qualitâ participa in terra l'humana 
mente, però douemo con ogni studio essercitarla, accioche honoriamo i Dei; che Dei si chiamano 
i ueri amici di Dio. ottima cosa è la ragione nella mente dell'huomo, & questa eccellentissima¬ 
mente si dimostra nelle proportioni. & però se Vitr. ha detto, che la ragione della simmetria, 
che è corrispondenza di misure, dene esser con grandissima diligentia conosciuta da gli Architet 
ti, egli ha detto cosa ragioneuole, honesta, & debita alla diumitâ. Et se cosa mortale puo a ba¬ 
stanza honorare la immortalitâ, direi anch'io, che le piu pretiose, & care cose doueriano esser 
soggetto & materia alle ben proportionate fabriche de i luoghi sacri, accioche, & con la forma, 
& con la materia si honorasse quanto piu si puo, la diuinità. Necessaria cosa è dunque la sim 
metria alla compositione de i Tempij. la simmetria è diffinita da Vitr. in questo luogo secondo lap 
plicatione all Architettura; ma noi di sopra l'hauemo diffinita secondo la raccommunanza, & 
uniuersalità di quel nome. Dice adunque Vitr. che la proportione, la quale è detta analogia da 
Greci, è una consonanza, & rispondenza delle misure delle parti tra se stesse, & col tutto 
in ogni opera, che si fa, & questa consonanza, egli chiama commodulatione, percio 
che modulo è detta quella misura, che si piglia prima, con la quale si misurano le par¬ 
ti, & il tutto; & però proportione nelle fabriche altro non è , che comparatione de 
moduli, & di misure in quello, in che conuengono, et le parti insieme delle fabriche, o il tutto 
unitamente con le parti. Questo già è stato da noi copiosamente dimostrato nel primo libro: pe¬ 
rò seguitando Vitruuio si dichiara da quale essempio di natura è stata pigliata la ragione 
delle misure. 
Perche non puo fabrica alcuna senza misura, & proportione hauer ragione di compo 
nimento, se prima non hauerà rispetto, & consideratione, sopra la uera, & certa ra¬ 
gione de i membri dell'huomo ben proportionato. perche la natura in tal modo ha com 
posto il corpo dell'huomo, che l'osso del capo dal mento alla sommità della fronte, & 
le basse radici de i capelli, fusse la decima parte, & tanto anche fusse la palma della mano 
dalla giuntura del nodo, alla cima del dito di mezo, il capo dal mento alla sommità della 
testa la ottaua parte, & tanto dal basso del collo. Dalla sommità del petto alle radici de 
i capelli la sesta parte, alla sommità della testa la quarta. dal fine del mento al fine delle 
narici è la terza parte dell'altezza di tutta la faccia, & tanto è lungo il naso tutto in fino 
al mezo del sopraciglio: & tanto anche da quello fino alle radici de i capelli, doue si fa
	        
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