_illum ſolent, aut poſſe adduci videbuntur æquiſſ ma lance, æc_
_ſyncero erga veritatem affectu expendantur. Etc._ Perche non
vorrà dimoſtrarſi ſimile à quelli, delli quali fù detto, che. _Dicunt, ſed non faciunt;_ e che ſempre hauerà hauuto inanti à
gl´ occhi, ciò à che penſaua anco San Paolo quando diceua,
_Ne c um alij s prædicauerim, ipſereprobus efficiar_.
Con. Potreſſimo forſe ſperare queſta ſincerità, quando
quello, che r@ſponde foſſe il medemo P. Riccioli.
O fred. Che non è forſe eſſo?
Con. Non Signore, màè vn tal quale Michele Man-
fredi.
Matt. Io non l´hò mai ſentito à nominare; nè mai hò ſa-
puto, che queſto profeſſi Mattematica. Sia però chi eſſer ſi
voglia, io non intendo, che moſtriamo di diſpregiarlo, non
riſpondendo alli fuoi detti; poiche per me non militano
quell e ragione, che militano per il P. Riccioli. Egli hà ha-
uuto ragione, fe non hà voluto abbaſſarſitanto di riſponde-
re alle mie conſiderationi, eſſendo egli, come ſi dice, nel
principio di queſta dedicatoria, _Matematico di quella pro-_
_fondità, Aſtronomo di quella perizia, e Geometra di quella re-_
_ſoluzione, che per le ſue immenſe, e celebratiſſime fatiche ſi è_
_fatto hormai noto per tntta Europa_. Io al contrario, ſe bene
occupo l´vnica Cattedra di vno delli più famoſi Studii dell´
Vniuerſo, nulladimeno queſto è colpo dibuona fortuna, non
merito di mie qualità, che perciò non deuo fuggire il duel-
lo con qual ſi ſia; anzi deuo aſcriuermi à ſommo honore,
cheſi contenti aſpettarmi ſul campo. Mà qual cagione l´h à
moſſo ad intraprendere queſta briga, dalla quale forſen´-
vſcirà con pochiſſimo honore?
Con. Nella lettera al Lettore dice eſſer ſtato moſſo dal-
l´antica, & intrinſeca familiarità, che hà con il P. Riccioli; e
acciò non trionfi la falſità. Onde hauendo il P. Riccioli
quaſi riſoluto di non riſpondere alle ſue conſiderationi per
trè ragioni, eſſo gl´hà perſuaſo accennarli quel tanto appar-
tiene al principale argomento, & hà diſtelo ogni coſa in
ſcritto.
Matt, Tanto che la dottrina è del P. Riccioli, ma reg´-