CAPO III.
73
1 capitelli delle colonne, cioè gli architravi, i fre¬
gi, le cornici, i timpani, i frontispizj e gli acro¬
teri devono tutti avere un inclinazione dalla parte
dinanzi corrispondente alla duodecima parte del¬
l'altezza di ciascheduno ; sicchè quando noi sta¬
remo affacciati all' edifizio, se si stenderanno due
linee, una che tocchi la parte di sotto, l'altra la
parte di sopra, quella che toccherà la parte su¬
periore sarà più lunga. Ond'è che quanto più si
prolungherà la linea visuale nella parte superiore,
tanto più apparirà supino T oggetto: ma quando,
come fu scritto qui sopra, esso inclinerà dalla
fronte, allora apparirà perpendicolare ed a squa¬
dra.
62. Le strie delle colonne (1) devono essere
perpendicolari, e tutti sono di bell'effetto. L'inclinazione poi,
in quelli che si riscontrano, è sempre minore della vitruviana.
Laonde ci sembra che la regola sia poco importante; che se
pure la si volesse adottare, dovrebbesi eseguire all'indentro,
poiché se si supponesse guidato un piano parallelo all'edifi¬
zio, e fra questi due piani si ponesse l’ osservatore, quanto
più essi si prolungassero, tanto più le loro estremità sembre¬
rebbero avvicinarsi; quindi l'errore ottico sta nel far appa¬
rire piegata all'infuori la verticale. Questa seconda maniera
si riscontra messa in pratica in tutti 1 monumenti greci, che
non abbiano i membri verticali, per esempio in quello di Li¬
sicrate. Ortiz consiglia a farli tutti verticali.
(1) Di tre specie sono le strie, o canalature delle colonne:
la prima si ha quando esse sono, per cosi dire, appena in¬
dicate, formando una colonna poligona anzichè circolare; la
seconda quando i lati della colonna cosi segnati s'incavano
precisamente, restando fra i canali un semplice angolo sa¬
liente; la terza quando questi canali sono scavati in modo,
che si alternino con un piano di determinata larghezza, det¬
to appunto pianuzzo. Il numero delle strie dev’essere ne mi¬
nore di venti, nè maggiore di ventotto. Il miglior numero
però è quello qui prescritto di ventiquattro, poiché, come