CAPO II.
27
quali ecco i nomi: Picnostilo (1), cioè di spesse
colonne: Sistilo (2), un po piu allargate : Dia¬
stilo ancora più aperte : Arcostilo, troppo fra lo¬
ro lontane (3): Eustilo, con giusti intervalli di¬
stribuite (4).
24. Picnostilo (5) adunque è quello, che ha
che i moderni chiamano ordine, e che si distingue nei tre
principali Dorico, Jonico, Corintio; come pure dal numero
delle colonne, dicendosi tempio tetrastilo, esastilo ecc. secon¬
do che aveva nella facciata quattro, sei, o maggior numero di
colonne; finalmente dall' ale, dicendosi monoptero, diptero,
se aveva una o due file di colonne che lo circondassero. Si
osservi però con lo Stratico, che la voce latina aedes non
significa propriamente tempio, quando non abbia l'aggiunto
di sacra, e che perciò, come opina anche il Palladio, le regole
prescritte da Vitruvio pei tempj si possono applicare a qualun¬
que specie di edifizio pubblico o privato.
(1) Picnostilo. Intercolunnio di un diametro e mezzo di
colonna. La voce greca indica stretto.
(2) Sistilo. Vale a dire nelle colonne. Intercolunnio che
porta due diametri della colonna.
(3) Areostilo, intercolunnio spazioso.
(4) Eustilo, colonnato grazioso.
(5) Voce greca dall'Alberti commutata nella latina con¬
fertam, che propriamente significa di spesse colonne, come
dice Vitruvio. L'idea di questa specie di edifizj ci viene pre¬
sentata dalla fig. 1. Tav. XV. - Parlando il Canina di que¬
sta specie di tempj, osserva che nei tempj greci, essendo per
la maggior parte Dorici, la larghezza degl' intercolunnj viene
déterminata dalle due metope e da un triglifo, ornamento co¬
stantemente da loro praticato; e che perciò tutti i tempj Do¬
rici dei greci sono picnostili in quanto alla larghezza degl'in¬
tercolunnj prescritta da Vitruvio, non però in quanto all’altezza
delle colonne, che stabilisce poco dopo dover essere di dieci dia¬
metri, a cui non possono adattarsi i tempj Dorici. Alle propor¬
zioni vitruviane si adattano meglio i Jonici; e fra questi i due
greci di Minerva Prienese, e di Apollo Didimeo vi corrisponde¬
rebbero esattamente, se le colonne non iscarseggiassero dei die¬
ci diametri nella loro altezza. Quindi quest' altezza non si ot¬
tiène in modo soddisfacente se non colla maniera Corintia, sic¬
come fecero i Romani in molti tempj. Ma sembra che que¬
ste specie dovessero venire determinate non tanto dalle al¬