Full text: Lib. III (3)

CAPO II. 
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quali ecco i nomi: Picnostilo (1), cioè di spesse 
colonne: Sistilo (2), un po piu allargate : Dia¬ 
stilo ancora più aperte : Arcostilo, troppo fra lo¬ 
ro lontane (3): Eustilo, con giusti intervalli di¬ 
stribuite (4). 
24. Picnostilo (5) adunque è quello, che ha 
che i moderni chiamano ordine, e che si distingue nei tre 
principali Dorico, Jonico, Corintio; come pure dal numero 
delle colonne, dicendosi tempio tetrastilo, esastilo ecc. secon¬ 
do che aveva nella facciata quattro, sei, o maggior numero di 
colonne; finalmente dall' ale, dicendosi monoptero, diptero, 
se aveva una o due file di colonne che lo circondassero. Si 
osservi però con lo Stratico, che la voce latina aedes non 
significa propriamente tempio, quando non abbia l'aggiunto 
di sacra, e che perciò, come opina anche il Palladio, le regole 
prescritte da Vitruvio pei tempj si possono applicare a qualun¬ 
que specie di edifizio pubblico o privato. 
(1) Picnostilo. Intercolunnio di un diametro e mezzo di 
colonna. La voce greca indica stretto. 
(2) Sistilo. Vale a dire nelle colonne. Intercolunnio che 
porta due diametri della colonna. 
(3) Areostilo, intercolunnio spazioso. 
(4) Eustilo, colonnato grazioso. 
(5) Voce greca dall'Alberti commutata nella latina con¬ 
fertam, che propriamente significa di spesse colonne, come 
dice Vitruvio. L'idea di questa specie di edifizj ci viene pre¬ 
sentata dalla fig. 1. Tav. XV. - Parlando il Canina di que¬ 
sta specie di tempj, osserva che nei tempj greci, essendo per 
la maggior parte Dorici, la larghezza degl' intercolunnj viene 
déterminata dalle due metope e da un triglifo, ornamento co¬ 
stantemente da loro praticato; e che perciò tutti i tempj Do¬ 
rici dei greci sono picnostili in quanto alla larghezza degl'in¬ 
tercolunnj prescritta da Vitruvio, non però in quanto all’altezza 
delle colonne, che stabilisce poco dopo dover essere di dieci dia¬ 
metri, a cui non possono adattarsi i tempj Dorici. Alle propor¬ 
zioni vitruviane si adattano meglio i Jonici; e fra questi i due 
greci di Minerva Prienese, e di Apollo Didimeo vi corrisponde¬ 
rebbero esattamente, se le colonne non iscarseggiassero dei die¬ 
ci diametri nella loro altezza. Quindi quest' altezza non si ot¬ 
tiène in modo soddisfacente se non colla maniera Corintia, sic¬ 
come fecero i Romani in molti tempj. Ma sembra che que¬ 
ste specie dovessero venire determinate non tanto dalle al¬
	        
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