CAPO 1.
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il diptero, se non che nell'interno ha in altezza
l'esempio veniva offerto dal tempio di Giove Olimpico in
Atene, ed un' eccezione da quello in Olimpia consacrato allo
stesso Nume. E noi eravamo inclinati più a questa interpre¬
tazione che ad ogni altra, supponendo con alcuni descritto¬
ri delle antichità e con lo stesso Stuart, che il tempio in
Olimpia fosse stato ottastilo; ma ci fecero intorno a ciò dub¬
biosi le ragioni, che riporta il Canina per provare ch'esso in¬
vece era esastilo.
Da tutto ciò pertanto noi siamo indotti a credere che
l’esempie citato da Vitruvio sia precisamente il tempio di Gio¬
ve Olimpico in Atene, e conveniamo nel pensamento del Jap¬
pelli di ritenere la voce ottastilo siccome intrusa, del che
non sono rari gli esempi negli scritti antichi, e di leggere
Vitruvio cosi: un esempio di questa forma non trovasi in
Roma; ma bensi in Atene nel tempio di Giove Olimpico.
Ecco perciò la descrizione del medesimo, tratta da quel¬
la che ci diede lo Stuart.
Le magnifiche ruine di questo tempio consistono in 17
colonne, che si chiamano le colonne d'Adriano. La disposi¬
zione del loro piano mostra ad evidenza che appartennero
ad un tempio che aveva dieci colonne nelle due facciate e
21 per ciascun lato. Revett però, compagno dello Stuart
nelle ricerche di queste antichità, assicura di aver potuto
verificare che i lati di questo monumento non comprende¬
vano che sole venti colonne. La larghezza delle facce era
di 171 piede, e la lunghezza dei lati di 554,27. Là sua di¬
stribuzione fa vedere che questo tempio era, parlando col
linguaggio di Vitruvio, decastilo, diptero, ed ipetro. Era si¬
tuato al sud dell'Acropoli sulla riva settentrionale dell'Ilisso
presso la fontana Calliroe nel mezzo di un'aja spaziosa, chiu¬
sa da un peribolo o muro di cinta in gran parte demolito,
ma non a segno che non possa determinarsi la lunghezza
del lato verso il sud presa esternamente da un contrafforte al¬
l'altro in piedi 688 e pollici 6,5, e la lunghezza d'una fac¬
cia di piedi 463 e pollici 5,87, le quali dimensioni raddop¬
piate daranno il perimetro di questo peribolo in piedi 2304
e pollici o,74; e supponendo che avesse avuto dinanzi un
portico o semplicemente una porta maestra, sarebbe stato il
perimetro di 4 stadj, che gli vennero assegnati da Pausania,
ritenendo collo Stuart lo stadio di piedi inglesi 604 e polli¬
ci 6,4. — L’ icnografia viene riportata nella Tav. 14. Tutti
gli altri esempj greci di tempj ipetri non corrispondono, di¬
ce il Canina, alle due condizioni di essere decastili e dipte¬
ri; anzi tutti si riscontrano esastili, come sono quello di Net¬
uno a Pesto, nel cui interno si veggono tuttora i due ordi¬