Full text: Lib. III (3)

GIUNTA II1. 
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separa le altre modinature fra loro entrando in qualunque 
parte dell'edifizio, ed unito all'astragalo le adorna, ed unito 
alle scozie toglie nelle basi la confusione che produrrebbesi 
da più membri curvi che l'uno all'altro si succedessero. Si 
deve quindi conchiudere che la stessa bellezza non deve mai 
dipartirsi dalla ragione, e che perciò anche le modinature ri¬ 
cevettero da questa l’ impiego che loro si conveniva, venen¬ 
do distribuite le più forti a sostenere, le più deboli a co¬ 
prire, le più semplici a dividere, le più graziose ad ornare 
Dunque, dice il Milizia, non merita applauso il Palladio 
nell'impiegare il cavetto sotto la corona in tre de' suoi ordi¬ 
ni, e nel fare in tutti i suoi profili si frequente uso della 
gola-diritta come di un membro sostenente: nè fu il Vigno¬ 
la più avvedute in terminare la sua cornice toscana con ovo¬ 
lo, modanatura estremamente impropria a tal proposito, e 
producente un pessimo effetto, perchè dà un’aria mutilata a 
tutto il profilo. Altri architetti sono caduti in consimili im¬ 
proprietà, ugualmente riprensibili, ingannati forse da alcuni 
monumenti antichi. 
E giova ripetere che di quanto si operi deve chiedersi il 
perché, e questo è da ritrovarsi nella ragione, la quale ven¬ 
ne seguita nella massima parte degli antichi monumenti; la¬ 
onde, dice lo Scamozzi parlando appunto delle modinature, 
„se noi andassimo bene esaminando ritroveressimo, che non 
„solo le membra delle basi o di qualunque parte dei cor¬ 
„pi degli ordini non saranno mai state fatte a caso, ma 
„con molta grazia e leggiadria imitando la natura, ovvero 
„saranno state prese dal fatto stesso delle cose artificiate che 
„le dimostrarono ai primi inventori". 
Per delineare poi le modinature vi sono tre manière; 1. 
a quadranti di cerchio, 2. a quadranti di ellisse, 3. per mez¬ 
zo di vertici di triangoli equilateri, val a dire formandole di 
archi che sieno la terza parte della circonferenza. Tutti pe¬ 
rò convengono che s'abbiano da preferire i quadranti di cer¬ 
chio dietro i classici insegnamenti di Vitruvio, perché i con¬ 
torni riescono più decisi, le ombre più forti, i passaggi con¬ 
tinuati e gli aggetti dei membri uguali alle loro altezze. Se¬ 
nonchè alcune particolari circostanze obbligando a variare 
gli aggetti, farà d'uopo usare di uno degli altri due metodi;
	        
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